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Una Svizzera decisamente urbana

La Svizzera è un paese che è passato da caratteristiche rurali a dimensioni urbane e metropolitane Keystone

Finanze, socialità, insicurezza, urbanismo, energia: in un paese dove sette abitanti su dieci sono urbani, le città hanno il valore di attori principali.

Eppure, spesso, non si conoscono le loro preoccupazioni. Per scoprirle swissinfo ha così deciso di incontrare i sindaci, a qualche mese dalle elezioni federali del 2007.

Jean-Jacques Rousseau assimilava la Svizzera ad una grande città dotata di “quartieri più o meno popolati, ma tutti in misura sufficiente per sottolineare che si è sempre in una città”.

Oggi le cose sono cambiate. Delle personalità scientifiche come Martin Schuler, autore dell’Atlante delle mutazioni spaziali, contesta l’idea di un paese-città. La Svizzera è troppo diversa e frammentata per questo.

La Svizzera è però un paese di città. Nel 2004, 133 comuni oltrepassavano la soglia dei 10 mila abitanti, grandezza che consente loro di entrare in questa categoria. A dire il vero la Svizzera va oltre: è decisamente un paese urbano: sette abitanti su dieci vivono fuori dalle zone rurali.

Una vita in agglomerati

E così la Svizzera è essenzialmente urbana. Urbana perché i valori, i modi di vita e le attività, hanno solo raramente a che fare con i campi. Ed è pure metropolitana attraverso la sua dimensione internazionale e la forte specializzazione economica della sua manodopera e delle sue aziende, spesso centralizzate nelle città.

La Svizzera accoglie inoltre cinque grandi metropoli dalle particolarità economiche proprie: le regioni di Zurigo, Berna e Basilea; l’Arco lemanico e il Ticino per la sua posizione nell’orbita lombarda.

Le caratteristiche non finiscono qui: la città è meno vissuta come zona amministrativa e territoriale che come agglomerato che include i comuni limitrofi. Si vive in un luogo – dove si vota e si pagano le imposte – ma si lavora altrove. Un fatto che solleva dei problemi di competenza, d’efficacia e di finanziamento delle infrastrutture sportive, culturali, ambientali.

Modifiche istituzionali

Per rispondere a questa situazione certi comuni optano per la fusione (Bulle) oppure si dotano di un quadro istituzionale allargato (Losanna). Per altri la collaborazione è una necessità quotidiana, come nella regione basilese.

“Alcune modifiche istituzionali – analizza Martin Schuler – si impongono. Adattare le proprie frontiere può essere una risposta. Ma il processo e la politica delle aggregazioni non è l’unica scelta possibile”.

In questa Svizzera dalle mille sfaccettature, dove alcune città sono finanziariamente forti mentre altri centri crollano sotto il peso dei costi delle infrastrutture regionali, la questione delle imposte è un tasto sensibile.

Il sistema fiscale autorizza infatti tassi di imposizione sui redditi estremamente variabili e permette ai comuni ricchi di essere concorrenziali giocando al ribasso. “La concorrenza fiscale ha una sua utilità – ritiene Martin Schuler – ma il sistema attuale è ingiusto. Nessun francese, nessun tedesco comprenderebbe che si possa pagare un terzo delle imposte in meno traslocando, semplicemente, di 200 metri, nel comune accanto”.

Il peso dei cantoni rurali

Sul piano politico, la dimensione urbana non rispecchia il proprio peso economico e demografico. La ragione risiede nella suddivisione in cantoni e nelle regole che stabiliscono la distribuzione delle deputazioni. Ma risiede, soprattutto, nella doppia maggioranza di popolo e cantoni necessaria in occasione delle votazioni che riguardano cambiamenti costituzionali.

“I piccoli cantoni rurali – osserva Schuler – hanno un forte peso in questo tipo di votazioni. Possono addirittura bloccare una decisione presa a maggioranza dalla popolazione. Si tratta di un elemento chiave che favorisce le regioni rurali e – con l’andare del tempo – che favorirà la Svizzera tedesca”.

Un saggio delle decisioni “imposte” dai piccoli cantoni rurali: il rifiuto della naturalizzazione agevolata dei giovani stranieri (1993) e dell’articolo di promozione della cultura (1994).

Il quadro, per i comuni urbani, è però ben lungi dall’essere dipinto a tinte fosche. Su scala nazionale, la Confederazione presta ormai molta attenzione ai bisogni delle città. E, da una decina di anni, conduce una politica di agglomerazione ampiamente condivisa (sostegno agli investimenti nei trasporti, ecc…).

Città con un’agenda molto carica

Vice presidente dell’Unione delle città svizzere (UCS), il sindaco di Losanna Daniel Brélaz evidenzia una serie di problemi a cui devono far fronte le autorità delle città svizzere. Tra di essi: il trasferimento delle spese e la riduzione dei guadagni legati a decisioni federali o cantonali, il problema dell’integrazione degli stranieri oppure l’accresciuto sentimento di insicurezza nella popolazione.

Il sindaco di Losanna cita anche la volontà di favorire il ritorno della gente nella città (politica di pianificazione del territorio, urbanismo), i problemi sociali, la gestione delle infrastrutture e dell’energia…

A questa lista si aggiungono inevitabilmente tanto le sfide quanto le problematiche strettamente legate ad ogni singola città. Un elenco di spunti e altrettanti potenziali cavalli di battaglia a qualche mese dalle elezioni federali del 2007.

swissinfo, Pierre-François Besson
(traduzione e adattamento dal francese Françoise Gehring)

La Svizzera conta 133 città (più di 10 mila abitanti) e 50 agglomerati (più di 20 mila abitanti). La più importante realtà urbana è Zurigo, con oltre 1 milione di abitanti.

All’inizio degli anni Novanta la crescita della popolazione nelle regioni rurali era ampiamente superiore a quella delle città. Nel 1998 la situazione si è capovolta. Ma, a partire dal 2000, la popolazione delle due aree aumenta in modo parallelo.

La popolazione di un cantone come Basilea-Città è interamente urbana. Ginevra (99%) Zurigo (95%), Ticino (86%), Vaud (75%), Neuchâtel (75%) sono altrettanto urbane quanto Uri, Obwaldo o Glarona sono interamente rurali.

Secondo le cifre del 2003, le città svizzere più popolate sono le seguenti:
• Zurigo: 361 mila 804
• Ginevra: 182 mila 660
• Basilea: 168 mila 960
• Berna: 127 mila 513
• Losanna: 123 mila 314
• Winterthur: 91 mila 771

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