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Una suora svizzera presto santa

Suor Maria Bernarda si impegnò soprattutto a favori dei più poveri in America Latina heiligenlexikon.de

La religiosa di origini argoviesi Suor Maria Bernarda Bütler (1848-1924) sarà canonizzata il 12 ottobre prossimo, ha annunciato il Vaticano. Sarà la prima svizzera ad essere proclamata Santa.

La Conferenza dei vescovi svizzeri ha accolto con gioia l’annuncio e ha definito Suor Maria Bernarda un “modello” e una “mediatrice” per i fedeli.

In occasione del Concistoro ordinario pubblico tenutosi sabato, Papa Benedetto XVI ha deciso di iscrivire all’albo dei santi quattro beati, tra cui la suora svizzera Maria Bernarda Bütler.

Prendendo nota dell’annuncio, la Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) ha sottolineato che si tratta del “più alto riconoscimento ecclesiastico”. L’ultima canonizzazione di uno svizzero risale al 1947, quando Nicolao della Flüe fu proclamato santo.

“Modello e mediatrice”

Suor Maria Bernarda deve esser un “modello” e una “mediatrice” per i fedeli, scrive ancora la CVS.

Nata nel 1848 nel canton Argovia, la religiosa svizzera entrò nel convento cappuccino di Maria Ausiliatrice ad Altstätten nel 1867. Dopo la professione dei voti nel 1871, fu insegnante e in seguito sorvegliante, superiora delle novizie nel 1879 e superiora nel 1880.

Nel 1888 partì assieme a sette consorelle per l’Ecuador. Si stabilì nella diocesi di Portoviejo, dove si occupò della scuola e dell’assistenza ai malati. Nel 1895, a causa di disordini politici, trasferì le attività a Cartagena, in Colombia.

Venerazione popolare

La comunità crebbe rapidamente, impegnandosi su più fronti: catechismo, educazione, cure ai malati, assistenza ai poveri…

Nel 1912, la comunità venne riconosciuta dall’autorità vescovile e nel 1938 da Roma, con il nome di Congregazione delle Suore
Francescane Missionarie di Maria Ausiliatrice. Oggi la congregazione può contare su circa 800 religiose, attive in dieci paesi in America latina, Europa ed Africa.

Le attività a favore di tutti gli strati sociali procurarono a Suor Maria Bernarda una vera e propria venerazione popolare anche dopo la sua morte.

Nel 1995, Papa Giovanni Paolo II la beatificò. Un decreto del 2007 del Vaticano le attribuisce un miracolo. Secondo il documento, grazie alle sue preghiere la suora riuscì a guarire una donna affetta da una grave malattia polmonare.

Altri tre santi

“Si tratta di una personalità molto interessante”, confida a swissinfo Regula Grünenfelder, teologa e rappresentante dell’Unione svizzera delle donne cattoliche. “Incarna una solidarietà globale. Credo che se fosse vissuta ai giorni nostri, sarebbe stata una femminista che pensa in modo globale”.

“L’importante è considerarla come un modello per le donne nella Chiesa del giorno d’oggi. Una simile apertura di cuore, questa responsabilità globale e il suo impegno concreto possono essere molto utili alla società”, stima Regula Grünenfelder.

Oltre a Suor Maria Bernarda il prossimo 12 ottobre saranno canonizzate altre due religiose: suor Anna Muttathupanadathu, la prima indiana ad essere beatificata, e un’ecuadoriana. Sarà proclamato santo pure il beato Gaetano Errico.

swissinfo e agenzie

L’ultimo svizzero ad essere canonizzato è stato Nicolao della Flüe, nel 1947.

Nato nel 1417 e morto nel 1487, San Nicolao è considerato come una sorta di Santo nazionale in Svizzera. Eremita e mistico, svolse un’opera di mediazione nella conclusione della convenzione di Stans, un patto siglato dagli otto cantoni che costituivano allora la Confederazione e che permise di evitare la disgregazione.

La più nota raccomandazione dell’eremita sul piano politico, “machet den zun nit zu wit” (“non allargate troppo i confini”), tramandata dal cronista Hans Salat nel 1537, fu utilizzata ancora durante il dibattito per le votazioni sull’adesione alle Nazioni Unite (1986) e allo Spazio economico europeo (1992) come appello alla prudenza nella politica estera della Svizzera.

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