Prospettive svizzere in 10 lingue

Una porta aperta sul mercato americano

Le ditte Medtech svizzere potranno esportare le loro innovazioni con più facilità. www.ferris.edu

Swiss Medtech, il nuovo progetto dell’Osec presentato mercoledì, vuole offrire un punto d’accesso agli Stati Uniti alle piccole e medio imprese svizzere attive nel campo delle tecnologie mediche.

Oltre la metà del mercato mondiale è infatti rappresentato da quello americano, attualmente in forte crescita.

“In Svizzera siamo innovatori e produciamo prodotti di alta qualità. Abbiamo però una debolezza: vendiamo a fatica i frutti dei nostri pensieri”, afferma Martin Von Walterskirchen.

Il responsabile di Swiss Business Hub USA (Sbh USA) – un organo che offre servizi specifici per le piccole e medio imprese (Pmi) svizzere che desiderano proporsi sul mercato statunitense – riassume bene la situazione attuale. Il nostro paese ha tante buone idee, che però esporta con difficoltà.

“Swiss Business Hub USA ha così pensato di mettere in relazione l’immaginazione e la capacità produttiva elvetica con il mercato americano”, indica Von Walterskirchen.

Un ricco mercato

Swiss Medtech, il progetto ideato da Sbh USA in collaborazione con l’Osec business network Svizzera, ha lo scopo di fornire un sostegno efficace ai fabbricanti e fornitori svizzeri di tecnologie mediche che vogliono lanciarsi sul mercato americano. Limitando al massimo i costi.

“Abbiamo visto, sebbene non sia una novità, che negli Stati Uniti ci sono molte opportunità per le ditte Medtech”, spiega a swissinfo Lane Kingstone, responsabile del progetto all’Osec, l’Ufficio svizzero di espansione commerciale.

Nel paese a stelle e strisce, il mercato delle tecnologie mediche ammonta a circa 72 miliardi di franchi (dato del 2002), ciò che rappresenta il 50% del mercato mondiale.

“L’Europa copre invece il 25% del mercato globale”, indica Kingstone.

Considerando inoltre la forte crescita del settore – stimata all’8% per i prossimi tre anni – l’alto potere di acquisto e l’invecchiamento della società americana, il mercato statunitense diventa sempre più attrattivo.

“Una Pmi che decide di lanciarsi anche negli USA, triplica il potenziale di mercato”, fa notare il responsabile del progetto.

I consigli degli esperti

Per orientarsi sulle possibilità offerte dal progetto Swiss Medtech, le Pmi svizzere sono invitate a seguire il ciclo di conferenze organizzate dallo Sbh USA.

In programma, la presentazione di uno studio realizzato negli Stati Uniti che mette in evidenza i canali di distribuzione dei prodotti medici, oltre a gettare uno sguardo sulle specificità del sistema sanitario americano.

“Esperti in campo legale, assicurativo e commerciale venuti direttamente dagli Stati Uniti presentano i vari aspetti del mercato americano”, spiega Kingstone.

Durante il primo incontro, organizzato mercoledì a Neuchâtel, erano una quarantina i rappresentati di ditte presenti.

“Oggi è un giorno particolare, visto che è il mercato statunitense a venire in Svizzera per presentare le possibilità che offre”, afferma nel discorso di apertura Pierre Hiltpold, segretario della Camera di commercio di Neuchâtel.

Evitare le cause milionarie

Le regolamentazioni della Food and Drug Administration (Fda) – l’agenzia americana che vigila sui prodotti alimentari e farmaceutici – e le particolarità del diritto di responsabilità del produttore, occupano una parte importante dell’agenda della conferenza.

“L’approvazione da parte della Fda sono complicate e costose. Vogliamo perciò informare su come procedere, spendendo il meno possibile”, indica Kingstone.

Un accento particolare è così posto sull’aspetto giuridico, dal momento che, come sottolinea l’avvocato di Baker & McKenzie Richard Franklin, “negli Stati Uniti è più facile inoltrare processi contro ditte e persone”.

Nel 2002 ad esempio, la società svizzera Sulzer Medica (ribattezzata Centerpulse prima di essere venduta all’americana Zimmer) ha dovuto sborsare oltre un miliardo di franchi dopo che un centinaio di pazienti, lesi da protesi difettose, le hanno intentato causa.

Profitto per le Pmi, ma anche per gli americani

Le imprese svizzere possono esportare i loro prodotti, ma possono anche considerare di vendere una licenza, di collaborare con un partner locale o di procedere all’acquisizione di un fabbricante già sul posto.

Guardando invece dall’altra parte, quale vantaggio porta alla società americana la presenza di ditte svizzere?

“Qualità, competenza ed innovazione”, ci risponde Martin Von Walterskirchen.

swissinfo, Luigi Jorio, Neuchâtel

La Svizzera costituisce un polo d’eccellenza per il Medtech, soprattutto in materia di insegnamento, di formazione continua e di ricerca e sviluppo.

Le tecnologie mediche concernono varie settori, tra cui la diagnostica, l’ ortopedia, la cardiologia, la chirurgia o la medicina dentaria.

Con il progetto “Swiss Medtech”, l’Uffico svizzero di espansione commerciale (Osec) vuole facilitare le esportazioni del ramo negli Stati Uniti.

500 ditte svizzere si occupano di tecnologie medicali.
40’000 i dipendenti coinvolti.
6 miliardi di franchi all’anno il fatturato del settore.
75% delle vendite sono effettuate all’estero.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR