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Una guerra che punta anche alla disinformazione

migranti ucraini
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Il conflitto contro l'Ucraina è anche una guerra d'informazione - o meglio di disinformazione - a tutto campo.

Sarebbero sempre più numerosi i casi registrati anche in Svizzera. Sui social media, ma anche sui mezzi d’informazione online compaiono commenti e contributi volti a seminare il dubbio e animare le controversie in merito alla veridicità delle informazioni in arrivo dal conflitto tra Russia e Ucraina.

Contenuti che contengono fatti raccontati da un punto di vista che è volto a influenzare l’opinione pubblica affinché simpatizzi e sostenga o viceversa condanni gli attacchi russi sul territorio ucraino.

A dare l’allarme è la ministra responsabile della difesa nazionale Viola Amherd, alla quale si aggiunge anche dall’ex capo dei servizi segreti elvetici Peter Regli. “Disinformazione molto presente soprattutto sui canali Telegram e TikTok, attenzione a non cascarci”.

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