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Un Triangolo per la mobilità del futuro

Ticino, Ginevra e Zurigo: un patto di ferro che corre sui binari. Con a sud il sostegno dell'Italia swissinfo.ch

Sono tutti lanciatissimi i protagonisti dell'alleanza strategica a sostegno di tre grandi progetti ferroviari regionali, ma di interesse nazionale.

A Lugano i consiglieri di Stato dei cantoni interessati – Ginevra, Zurigo e Ticino – hanno ribadito la loro determinazione in vista dell’ottenimento dei finanziamenti.

I tre ministri dei trasporti – Robert Cramer (Ginevra), Rita Fuhrer (Zurigo), Marco Borradori (Ticino) – non erano soli. Al loro fianco, da quando due anni fa è nata l’alleanza, il grand patron delle FFS Benedikt Weibel convinto sempre di più che occorra “pensare in rete e agire in rete”.

La presenza di autorità della Regione Lombardia e della Provincia di Varese ne è una conferma: le alleanze per favorire una mobilità ferroviaria transfrontaliera esulano forzatamente dai confini nazionali, per potersi innestare in un sistema europeo di trasporti.

“E’ importante che all’alba del Terzo Millennio – osserva infatti il consigliere di Stato ginevrino Robert Cramer – la Svizzera sia correttamente collegata al resto dell’Europa”.

Il ponte verso Sud

Il progetto della Ferrovia Mendrisio-Varese-Malpensa (FMV) rientra indubbiamente in questo discorso.

“Questo collegamento – ricorda il consigliere di Stato ticinese Marco Borradori – permette di ridurre di due ore i tempi di viaggio tra il Ticino e la Romandia e collegare direttamente l’asse del San Gottardo all’aeroporto intercontinentale di Malpensa”.

“Questa linea – conferma Benedikt Weibel – riveste per le FFS una grande importanza. Poiché garantirà ai viaggiatori tra il Ticino, Varese e l’aeroporto internazionale di Malpensa sicuri miglioramenti”.

La portata di questo progetto si misura infatti anche nello sviluppo di un sistema S-Bahn nella regione situata tra il Ticino e la Lombardia del Nord, che permetterà di ridurre in modo decisivo i tempi di percorrenza.

I tre lati del Triangolo

Ma anche gli altri due collegamenti, che compongono assieme alla FMV i tre lati del “Progetti del Triangolo”, hanno una rilevanza internazionale:

il CEVA – che collega Ginevra-Cornavin-Eaux Vives-Annemasse (in Francia) e la cosiddetta “Durchmesserlinie” (DML) con la seconda stazione di transito a Zurigo.

“Grazie a questa alleanza strategica – sottolinea ancora Weibel – questi tre progetti sono ora considerati e compresi come una sola cosa e la loro unità non è più messa in discussione”.

“La nostra alleanza – gli fa eco la consigliera di Stato zurighese Rita Fuhrer – è ormai radicata nella consapevolezza degli organi decisionali”.

“Questo approccio – aggiunge Robert Cramer – ha permesso di fare conoscere attraverso la Svizzera questi progetti e di identificare in modo preciso i fabbisogni delle nostre regioni”.

Aspettando i finanziamenti

Se il patto di ferro tra i tre cantoni e le FFS è una realtà assodata, la questione dei finanziamenti è ancora in via di definizione. Ecco perché Rita Fuhrer non esita a mettere in guardia: “Fin qui tutto bene, ma la battaglia non è ancora vinta”.

Il Fondo per opere infrastrutturali lanciato lo scorso mese di dicembre dal Consiglio federale, è tuttora oggetto di controversie, tanto dal profilo giuridico, quanto dal profilo politico. Ed è, inoltre, subordinato a referendum.

“Con l’adozione di un fondo di questo tipo nel 2008 – prevede Weibel – il Parlamento federale potrebbe concedere un primo credito di 10,8 miliardi di franchi, di cui 2,3 dovrebbero essere destinati ai progetti per gli agglomerati ritenuti urgenti e pronti per la realizzazione. Tra di essi figurano i “Progetti Triangolo”.

Ma se i timori di Rita Fuhrer dovessero avverarsi? “In questo caso – precisa Weibel – il consigliere federale Moritz Leuenberger chiederà al Parlamento la concessione di un credito quadro nell’ambito del mandato di prestazioni tra FFS e Confederazione”.

I tre ministri non se ne staranno comunque a guardare: “Arrivati a questo punto – afferma Cramer – non si torna indietro”.

Un contributo all’ambiente

Potenziare il trasporto pubblico non significa soltanto decongestionare il traffico. Rappresenta un contributo per dare tregua all’ambiente.

“Rafforzare la ferrovia per evitare l’asfissia – sottolinea Robert Cramer – è quanto auspichiamo sia per la Svizzera, sia per le nostre regioni. Infatti questi tre raccordi permettono di risolvere seri problemi ambientali e di mobilità”.

“Con i tre progetti – continua il ministro – non solo daremo un contributo al miglioramento della ferrovia svizzera, ma lotteremo anche contro il soffocamento che il Paese subisce quotidianamente”.

swissinfo, Françoise Gehring, Lugano

Novembre 2005: il Gran consiglio ticinese stanzia 2,5 milioni di franchi per il collegamento FMV
Dicembre 2005: il Consiglio federale lancia l’idea di creare un Fondo per opere infrastrutturali
Eventuali risorse disponibili, da questo Fondo, solo a partire dal 2008

In Ticino il progetto, come ricordato a Lugano, consiste nel nuovo collegamento ferroviario con Varese, Gallarate e Malpensa, e dell’area di Chiasso/Como con Varese, passando da Mendrisio.

In sostanza con una nuova tratta di soli 5.7 km è possibile completare l’anello mancante all’interno della rete ferroviaria esistente, ed estendere il bacino di TILO a oltre 150’000 abitanti.

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