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Un sì massiccio al giro di vite su stranieri e asilo

Keystone

Il 68% degli svizzeri ha accettato la nuova legge sugli stranieri e la revisione della legge sull'asilo. Bocciata invece da popolo (58%) e cantoni l'iniziativa COSA.

Gli svizzeri si sono pronunciati in maniera piuttosto uniforme sui tre oggetti, pur se i romandi hanno dimostrato meno entusiasmo rispetto al resto del paese.

La Svizzera ha dunque votato. E lo ha fatto in maniera più chiara del previsto. Il 68% rispettivamente 67.8% dei cittadini e tutti i cantoni hanno accettato le nuove norme sugli stranieri e sull’asilo.

I tassi di accettazione variano comunque in maniera piuttosto sostanziale: dal 75-80% dei cantoni della Svizzera centrale e orientale al 51-52% di cantoni romandi quali Ginevra, Giura e Neuchâtel. Con il 66% il Ticino si avvicina al risultato medio nazionale.

Da parte sua l’iniziativa COSA, che proponeva di destinare gran parte degli utili della Banca nazionale al finanziamento dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti, è stata bocciata sia dal popolo (58.3%) che dai cantoni.

La proposta è stata approvata soltanto da tre cantoni frontalieri: Ginevra, Basilea-Città e Ticino. Questa iniziativa diventa così la 146esima della storia a non superare l’ostacolo delle votazioni federali. Sulle 161 sottoposte al popolo dal 1891, data dell’introduzione di questo diritto, soltanto 15 sono state approvate.

Lo scrutinio, che riguardava temi molto sensibili quali l’immigrazione ed il finanziamento delle assicurazioni sociali, ha mobilitato buona parte dei cittadini. Il tasso di partecipazione ha raggiunto il 48.2%, una buona percentuale per una votazione federale.

Consiglio federale soddisfatto

Domenica sera, Cristoph Blocher e Hans-Rudolf Merz, rispettivamente ministro di giustizia e polizia e ministro delle finanze, hanno espresso la soddisfazione del governo.

Blocher ha dichiarato che la netta approvazione dei due temi di sua competenza “non è una vittoria personale, ma un momento importante, che porta chiarezza”. Secondo Blocher, le nuove leggi sugli stranieri e sull’asilo permetteranno alla Svizzera di condurre una politica migratoria “responsabile”.

Commentando il rifiuto di COSA, Hans-Rudolf Merz si è detto sollevato, poiché l’iniziativa avrebbe provocato nuovi problemi e non avrebbe risolto quelli dell’AVS. Merz ha sottolineato che, grazie alla decisione del popolo, non sarà costretto a lanciare un nuovo programma d’economie. Un sì a COSA si sarebbe tradotto in centinaia di milioni di franchi di minori entrate per le casse federali.

Sconfitta totale dei socialisti

Il partito socialista (PS) è stato sconfessato su tutta la linea. Era infatti l’unico partito di governo a combattere l’inasprimento delle leggi sugli stranieri e sull’asilo e a sostenere l’iniziativa COSA.

“Riconosciamo la sconfitta”, ha dichiarato la capogruppo PS alle Camere federali Ursula Wyss. “Ci aspettiamo ora che i partiti borghesi ed il Consiglio federale rispettino le molteplici promesse sull’applicazione dei testi sugli stranieri e sull’asilo”. Il governo ha in particolare assicurato che la legge sull’asilo sarà applicata con “umanità”. “Alle parole dovranno seguire i fatti”, ha detto la Wyss.

Giubilo borghese

“Sono positivamente sorpreso dall’ampiezza del consenso popolare sugli oggetti riguardante gli stranieri e l’asilo”, ha dichiarato invece il presidente dell’Unione democratica di centro Ueli Maurer.

Il Partito popolare democratico prende atto con soddisfazione del rifiuto massiccio dell’iniziativa COSA e ritiene che l’accettazione delle leggi sugli stranieri e sull’asilo permetterà di preservare la tradizione umanitaria elvetica.

Il Partito liberale radicale si rallegra del fatto che il popolo abbia seguito le sue raccomandazioni, ha dichiarato il suo presidente Fulvio Pelli. Secondo il consigliere nazionale ticinese, la Svizzera dispone ora di una nuova politica migratoria che punta su qualifiche e integrazione e che prepara il futuro del paese.

Preoccupazione

L’Alto commissariato per i rifugiati dell’ONU (HCR) si è invece detto preoccupato e deluso. “Proprio mentre le domande d’asilo sono al livello minimo degli ultimi 20 anni, la Svizzera si dota di una delle legislazioni più severe d’Europa. Altri paesi potrebbero imitarla”, ha dichiarato il portavoce dell’HCR.

Da parte sua Amnesty International (AI) annuncia che sorveglierà con attenzione l’applicazione delle leggi. Secondo AI si tratta di una “domenica nera per il diritto d’asilo in Svizzera”.

swissinfo e agenzie

Domenica 24 settembre i cittadini svizzeri erano chiamati alle urne per esprimersi su tre oggetti federali.

La nuova legge sugli stranieri e la revisione della legge sull’asilo, sostenuti da governo e parlamento, erano combattute da due referendum popolari.

Da parte sua un comitato di sinistra proponeva un’iniziativa costituzionale per attribuire parte degli utili della Banca nazionale svizzera al finanziamento dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), il primo pilastro del sistema previdenziale svizzero.

Nuova legge sugli stranieri: accettata con il 68% di sì
Revisione della legge sull’asilo: accettata con il 68% di sì
Iniziativa COSA: rifiutata con il 58% di no
Tasso di partecipazione: 48%

Per quel che riguarda i due referendum sulle leggi sugli stranieri e sull’asilo, era determinante la sola maggioranza del popolo.

Trattandosi di una modifica costituzionale, l’iniziativa COSA necessitava invece della doppia maggioranza di popolo e cantoni.

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