Un nome e una croce da tutelare
Il governo vuole lottare contro l'uso abusivo della designazione "Svizzera" e della croce elvetica. A tal fine ha elaborato un disegno legislativo che fissa criteri precisi per poter designare svizzero un prodotto o un servizio.
Denominato "Swissness", il progetto è stato approvato mercoledì dall'esecutivo federale e trasmesso alle Camere.
"I prodotti e i servizi svizzeri godono di ottima fama sia in Svizzera che all'estero", ha spiegato alla stampa la ministra Eveline Widmer-Schlumpf. Il valore aggiunto della "provenienza svizzera" può raggiungere addirittura il 20% del prezzo di vendita per alcuni prodotti, stando a recenti ricerche.
Il crescente successo del "marchio Svizzera" però ha comportato anche un notevole aumento degli abusi. Il governo ha deciso di risolvere il problema tramite una revisione della legge sulla protezione dei marchi e una nuova legge sulla protezione degli stemmi.
Secondo il piano governativo, l'uso della croce svizzera, attualmente riservata si servizi, in futuro potrà riguardare tutti i prodotti elvetici. Per i prodotti vegetali il criterio decisivo è il luogo del raccolto. I prodotti naturali trasformati, come la maggior parte dei prodotti alimentari, potranno vantarsi di essere "svizzeri" solo se almeno l'80% del peso delle materie prime proviene dalla Svizzera. Per i prodotti industriali, come macchine e coltelli, almeno il 60% dei costi di produzione deve essere realizzato in Svizzera.
I prodotti industriali e quelli naturali trasformati devono soddisfare anche un secondo criterio per essere "elvetici": l'attività che conferisce al prodotto le sue caratteristiche essenziali deve infatti svolgersi in Svizzera.
swissinfo.ch e agenzie
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