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Un luglio da record per la Rega

Un'estate impegnativa per i collaboratori della Rega (foto: Rega) REGA

Nel mese di luglio, la Rega, la Guardia aerea svizzera di soccorso, non è mai stata tanto sollecitata per interventi in montagna come quest'anno.

Il mese scorso, la società di salvataggio è intervenuta ben 187 volte, 48 in più rispetto al record precedente del luglio 2003. Motivo? Il bel tempo.

Le splendide condizioni meteo del luglio 2006 hanno attirato numerosi turisti, escursionisti ed appassionati di alta montagna verso le Alpi svizzere.

In conseguenza, le situazioni di difficoltà e di pericolo in quota si sono moltiplicate, tanto da richiedere un’attività da primato per la Rega.

Lo scorso mese, le persone che hanno più richiesto l’intervento della Rega sono stati gli escursionisti (86 trasporti in elicottero). Al secondo posto si collocano gli alpinisti per i quali la Rega è entrata in azione 61 volte. 34 le persone soccorse che erano impegnate in arrampicate e 4 quelle con Mountainbike.

Dall’inizio dell’anno, gli elicotteri di salvataggio sono intervenuti 390 volte sulle Alpi contro le 403 che si erano invece rese necessarie nel 2003. Sull’intero anno 2006 non dovrebbero dunque esserci più interventi rispetto al 2003: nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno di tre anni fa vi furono infatti più incidenti di montagna rispetto a quelli registrati quest’anno.

Tempo libero

All’origine dell’impegno da primato della Rega figura la maggior pratica di attività da tempo libero in montagna e non l’aumento di cadute di massi o altre consequenze del surriscaldamento climatico sul delicato ecosistema alpino, ha precisato Gery Baumann, portavoce della società di soccorso.

Questa conclusione viene confermata da Berhard Vogel, responsabile di Air Zermatt, secondo il quale la tipologia degli infortuni registrati nel corso di questa estate non è mutata rispetto al passato.

Scioglimento del permafrost

Esistono certo degli infortuni che si possono ricondurre alle conseguenze dello scioglimento del permafrost, ha sottolineato Vogel. Ma il crollo di rocce è un fenomeno che è sempre esistito. L’unica differenza è che oggi questi cedimenti avvengono anche a quote più elevate.

Diversi esperti hanno messo in guardia nelle ultime settimane contro l’accresciuto pericolo di caduta massi, a causa delle elevate temperature. Le rocce non sono più trattenute dallo strato di ghiaccio solido, hanno spiegato.

Se durante la notte non si verifica un evidente calo delle temperature, una camminata in montagna, anche se effettuata la mattina presto, può presentare dei rischi.

swissinfo e agenzie

Nata nel 1952, la Rega, o Guardia aerea svizzera di soccorso, è una fondazione autonoma di utilità pubblica ed è membro corporativo della Croce Rossa svizzera. Dispone oggi di 270 collaboratori.

Oltre agli interventi di salvataggio direttamente sui luoghi degli incidenti, le eliambulanze della Rega eseguono trasferimenti di pazienti già in cura, trasporti d’organi, di farmaci e di medici specialisti.

La sua sede centrale è l’aeroporto di Zurigo-Kloten. Vi sono ubicati la centrale operativa, la base aerea dei tre aerei sanitari che fanno parte della flotta e la manutenzione tecnica per elicotteri ed aerei.

La Rega dispone poi di dieci basi per elicotteri, distribuite sul territorio nazionale in modo che ogni luogo d’intervento possa essere raggiunto entro 15 minuti di volo dal momento dell’allarme.

Impieghi totali della Rega nel 2005: 12’385 (con elicottero: 8’998)
Tra questi, gli impieghi in montagna sono stati 657.
Giro d’affari 2005: 127 milioni di franchi.
Utile: 33.8 milioni.

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