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Un contributo alla sicurezza del traffico in Europa

Il centro di Ripshausen dispone delle più moderne apparacchieture europee di controllo degli automezzi pesanti Keystone

Nel canton Uri è stato inaugurato questa settimana il centro di controllo del traffico pesante di Ripshausen. L'impianto, unico in Europa, contribuirà a rafforzare la sicurezza dei trasporti attraverso il Gottardo e a concretizzare la politica di trasferimento del traffico di merci dalla strada alla ferrovia.

«Il Ripsi fa tutti felici: l’Iniziativa delle Alpi, i camionisti, gli urani, il governo, la Svizzera, l’Europa e il mondo”, ha esclamato Moritz Leuenberger durante la cerimonia d’inaugurazione. “Ripsi” è il soprannome attribuito dal ministro dei trasporti al nuovo centro di controllo del traffico pesante, aperto ufficialmente a Ripshausen, nel canton Uri.

La struttura di 70’000 m2, costata la bellezza di 70 milioni di franchi, assume da questa settimana molteplici funzioni per regolare il flusso dei trasporti di merci verso Sud lungo l’autostrada A2. Attraverso il modernissimo centro, il primo del genere in Europa, transiteranno in media circa 1’500 autocarri al giorno.

Maggiore sicurezza

Ripsi servirà innanzitutto ad assicurare il dosaggio del traffico pesante che attraversa la galleria del San Gottardo. Dopo il grave incidente del 2001, costato la vita ad 11 persone, le autorità avevano infatti introdotto il principio del “contagocce”, in base al quale i camion devono transitare ad intervalli di almeno 30 secondi e mantenere una distanza di 150 metri nel tunnel.

Negli ultimi anni gli automezzi pesanti venivano incolonnati lungo l’autostrada, in attesa di ricevere luce verde per lanciarsi verso il Gottardo. Ora il traffico sarà regolato dal nuovo centro, con maggiori garanzie di fluidità e di sicurezza. Proprio il miglioramento della sicurezza rappresenta uno degli obbiettivi principali del Ripsi.

Circa il 10% dei camion saranno selezionati per una serie di verifiche – peso, altezza, larghezza, documenti, ore di riposo dei conducenti, ecc. – realizzate nel giro di pochi minuti grazie a strumenti ultra sofisticati. In caso di dubbio, gli automezzi verranno sottoposti a controlli più approfonditi: merci trasportate, freni, luci e via dicendo.

Contributo mondiale

“Da diversi anni si assiste ad un imbarbarimento del comportamento di alcuni autotrasportatori, che non rispettano le regolamentazioni vigenti. Il centro di Ripshausen aiuta a disciplinare i trasporti stradali di merci e costituisce quindi un contributo che la Svizzera offre alla sicurezza del traffico in Europa”, spiega a swissinfo Moritz Leuenberger.

Per il ministro elvetico dei trasporti, il Ripsi rappresenta addirittura un contributo di portata mondiale, in quanto si iscrive nella lotta planetaria contro le emissioni di CO2 e i cambiamenti climatici. Nella nuova struttura vengono infatti effettuati regolarmente anche dei controlli dei limiti massimi autorizzati di emissioni di gas ad effetto serra.

Sempre in ambito ambientale, le misure di controllo e di dosaggio dei trasporti di merci su strada serviranno inoltre ad attuare la politica svizzera di trasferimento del traffico pesante dalla gomma alla rotaia, che subirà un colpo di acceleratore entro 10 anni con la realizzazione della Nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA) del San Gottardo.

Iniziativa delle Alpi soddisfatta

L’apertura del Ripsi soddisfa anche l’Iniziativa delle Alpi, che aveva innescato la nuova politica di protezione del territorio alpino dagli effetti nefasti del traffico di transito, tramite un un’iniziativa popolare approvata nel 1994 in votazione federale. L’organizzazione ambientalista ha combattuto inizialmente il progetto di Ripshausen, considerandolo sovradimensionato.

“Una struttura così vasta non sarebbe necessaria, se la politica di trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia venisse attuata in tempi rapidi”, dichiara a swissinfo Alf Arnold, direttore dell’Iniziativa delle Alpi. “Questo impianto costituisce però, anche per noi, un passo nella giusta direzione”.

L’organizzazione ambientalista sollecita comunque le autorità ad introdurre rapidamente una “borsa dei transiti”. Questo strumento consentirebbe di fissare un limite massimo del numero di transiti, i cui diritti sarebbero mesi all’asta tra gli autotrasportatori.

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Condizioni umane

Il nuovo centro di Ripshausen dovrebbe soddisfare per finire anche gli autotrasportatori europei, che nei primi anni avevano criticato le misure di dosaggio del traffico e, in particolare, le “condizioni disumane” a cui erano sottoposti i camionisti, costretti ad attendere a volte per ore il via libera verso il Gottardo.

Il Ripsi offre quasi 500 posteggi, un ristorante, servizi pubblici e docce. “Lo aspettavamo già da molti anni, ma credo che gli svizzeri abbiano fatto veramente una buona cosa. Abbiamo finalmente un luogo adatto per fare una sosta”, dice Marco, un camionista di Ancona che transita ogni settimana dal Gottardo.

Nonostante il dosaggio, i controlli e le attese, la galleria svizzera rimane a suo avviso la migliore soluzione per attraversare le Alpi. “C’è poco da fare, ma per andare a Nord dal Gottardo si risparmia tempo e denaro: un transito ci costa 420 euro, mentre dal Monte Bianco ce ne vogliono 500, senza contare i pedaggi autostradali in Francia”.

Armando Mombelli, swissinfo.ch, Ripshausen

1994: gli elettori accolgono l’Iniziativa sulla protezione delle Alpi. Nello stesso anno accettano anche l’introduzione della Tassa sul traffico pesante, applicata ai trasporti di merci su strada attraverso la Svizzera.

1998: in votazione federale viene approvato il progetto di finanziamento delle Nuove trasversali ferroviarie alpine del Lötschberg e del San Gottardo.

2001: il popolo si esprime in favore di sette accordi bilaterali conclusi con l’Ue, tra cui l’accordo sui trasporti terrestri che prevede il progressivo trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia.

2002: in seguito ad un incidente nella galleria del San Gottardo, costato la vita a 11 persone il 24 ottobre 2001, il governo svizzero introduce un sistema di dosaggio del traffico di automezzi pesanti attraverso il tunnel.

2004: l’elettorato respinge il controprogetto all’iniziativa Avanti, che proponeva tra l’altro di raddoppiare la galleria autostradale del San Gottardo.

2009: il 9 settembre viene inaugurato il centro di controllo del traffico pesante di Ripshausen, nel canton Uri.

La struttura, costata 70 milioni di franchi, ha una superficie di 70’000 m2 che comprende un’area di sosta per 495 autocarri.

Al centro di Ripshausen vengono impiegate 52 persone a tempo pieno, tra agenti di polizia e personale tecnico.

L’impianto dispone di 3 piste di controllo equipaggiate per il riconoscimento automatico dei dati relativi ai veicoli e di impianti di scannerizzazione con misurazione automatica degli automezzi.

Nei prossimi anni, centri analoghi dovrebbero sorgere nel canton Ticino, per il controllo dei trasporti in direzione Nord sull’asse del San Gottardo, e in 3 o 4 altri punti nevralgici della rete autostradale svizzera.

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