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Un centro per le cure ai paraplegici

Al Centro di Nottwil, oltre alle cure si procede alla rieducazione Keystone

Il Centro svizzero per paraplegici di Nottwil (canton Lucerna) ha inaugurato la scorsa settimana un Istituto di ricerca clinica.

Al centro lucernese, sono curati e rieducati i due terzi degli svizzeri che sono vittime di lesioni al midollo spinale e alla colonna vertebrale.

Ci sono grandi sportivi come Nicole Niquille (guida alpina), Clay Regazzoni (automobilismo) o Silvano Beltrametti (sci), che sono diventati paraplegici a causa di un incidente. Nel mese di giugno, è invece successo ad un giovane sciatore svizzero, Matthias Lötscher, dopo una caduta a Kandersteg, nel canton Berna.

Ma ci sono pure le altre vittime dello sport, di incidenti domestici o della strada: ogni anno, sono circa 150 le persone in Svizzera che perdono l’uso di gambe o braccia e in totale sono oggi 8’000.

«La cosa più dura da accettare è la perdita di ogni autonomia e il ritrovarsi vulnerabile come un neonato», spiega il presidente dell’Associazione svizzera dei paraplegici (ASP), Daniel Joggi, lui stesso vittima di un incidente negli anni ’70.

L’ASP conta attualmente 13’000 membri, di cui 4’000 sulla sedia a rotelle.

Incidenti e malattie

Non soltanto gli incidenti, ma anche le malattie sono responsabili della perdita di mobilità. «In 30 anni di attività presso l’ASP, la proporzione è totalmente cambiata, passando dai due terzi alla metà», precisa Joggi.

Un aumento dei casi patologici che Joggi spiega con l’invecchiamento della popolazione, con la diminuzione degli incidenti della strada (un calo dovuto ad una migliore prevenzione) e con una maggiore rapidità degli interventi a soccorso dei feriti, un fattore di guarigione determinante.

«Nell’80% dei casi, le lesioni al midollo spinale e alla colonna vertebrale non sono irreversibili, se si agisce durante le prime sei ore», indica il Centro svizzero per paraplegici (CSP) di Nottwil, nel canton Lucerna.

Con i suoi 140 posti letto, il centro rappresenta la prima clinica di questo genere in Svizzera: qui sono ricoverati i due terzi delle persone colpite da paraplegia, tetraplegia e di poliomielite, dopo gli ospedali di Zurigo, Basilea, Berna e Ginevra.

«Le cure fornite alle vittime non sempre sono tempestive ed efficaci, siccome i cantoni tendono a privilegiare i loro ospedali: a volte, i feriti sono così portati in due o tre ospedali prima di essere ricoverati nel posto giusto», si rammarica il presidente dell’ASP.

Migliorare la qualità di vita

Il CSP è stato creato nel 1990 dal dottor Guido A. Zäch, il fondatore della Fondazione svizzera per paraplegici, la quale gestisce il CSP e l’ASP.

Il centro è da sempre specializzato nelle cure primarie di coloro che soffrono di paralisi al midollo spinale e nella loro rieducazione.

All’Istituto di ricerca sul cervello dell’Università di Zurigo, il professor Martin Schwab si occupa dal canto suo dello sviluppo della ricerca fondamentale. Recentemente, ha iniziato alcuni test sull’uomo per osservare il comportamento di una nuova molecola che permette di riparare le lesioni nervose, del cervello e del midollo spinale.

Il centro di Nottwill si occupa invece della ricerca applicata: in particolare, si è insistito sulle sinergie tra medici e ricercatori per curare i diversi disturbi correlati dalla paraplegia (piaghe da decubito, disturbi urinari,…). La ricerca clinica raggruppa attualmente 14 ricercatori.

La ricerca avanza

Tappa importante del lavoro svolto nel centro lucernese, l’inaugurazione (il 30 settembre scorso) di un Istituto di ricerca clinica («Istituto Guido Zäch»), costato 100 milioni di franchi.

La nuova infrastruttura dispone di laboratori, di una biblioteca scientifica, uffici, sale conferenza e di un auditorio da 500 persone. A ciò si aggiunge un ristorante, una sala per le attività sportive e alcuni alloggi.

L’Istituto Guido Zäch consentirà di riunire più facilmente specialisti dei vari campi e di sviluppare collaborazioni con le università e le imprese di tutto il mondo.

swissinfo, Isabelle Eichenberger
(traduzione e adattamento: Luigi Jorio)

La Suva, il principale assicuratore svizzero per gli incidenti (1,8 milioni di assicurati), ha annunciato 436’695 incidenti per il 2004.

I decessi sono stati 2’150 e i feriti gravi 12’500 (4’500 sulla strada e 8’000 svolgendo attività sportive).

Sono invece 150 le persone che, ogni anno, perdono la mobilità a causa di un incidente.

Creata 25 anni fa, l’Associazione svizzera dei paraplegici conta 13’000 membri, di cui 4’000 in sedia a rotelle, ed è all’origine dello sviluppo dello sport per handicappati.

Il Centro svizzero per paraplegici di Nottwill (Lucerna) è stato creato nel 1990.
Il costo è stato di 450 milioni di franchi.
Sono disponibili 140 letti e vi lavorano 1’000 persone di 30 paesi.
L’Istituto Guido Zäch, inaugurato il 30 settembre, è costato 100 milioni di franchi.

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