Prospettive svizzere in 10 lingue

Un calcio alla ciccia… cucinando sano

"Eats for goals!": i divi del pallone ai fornelli per promuovere un'alimentazione sana

In Svizzera un bambino su cinque è in sovrappeso. In Europa sono oltre 20 milioni. Ovunque, ormai, la pubblicità dei cibi malsani è al centro di controversie. A favore del buon cibo scendono in campo anche le stelle del calcio.

Attraverso un libro di cucina, i divi del pallone – come Fabio Cannavaro, Thierry Henry e Ruud van Nistelrooy – danno qualche dritta per nutrirsi da campioni.

“Eat for Goals!”, questo il titolo della raccolta di ricette disponibile in tre lingue, utilizza i calciatori come modello per invitare i bambini a uno stile di vita salutare.

Insomma, da ogni parte si stanno moltiplicando gli sforzi per lottare contro un’alimentazione totalmente squilibrata, con un unico obiettivo: far capire ai bambini e ai giovani quanto sia importante mangiare correttamente. Ma non bastano le ricette, occorre anche intervenire sulla pubblicità.

Ed è proprio contro la pubblicità che si sono schierate le organizzazioni consumeriste; in Svizzera quattro associazioni chiedono di vietare, in determinate fasce orarie e in determinati luoghi, la diffusione di pubblicità che vantano i meriti di merendine malsane e di altri alimenti affini.

Questa campagna è patrocinata dall’associazione internazionale “Consumers International”. I contenuti sono stati sottoposti quest’anno all’Organizzazione mondiale della salute a Ginevra, che sta procedendo alle consuete verifiche. Una decisione è attesa per il 2010.

L’UFSP sta alla finestra…

La Fondazione svizzera per la protezione dei consumatori, attivamente coinvolta nella campagna, pensava di poter contare sull’appoggio dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per elaborare le direttive. Ma l’UFSP ha risposto picche: non intende limitare la pubblicità delle derrate alimentari. Detto altrimenti, la responsabilità individuale del consumatore e la libertà di commercio hanno la priorità.

“Il comportamento delle autorità federali – afferma la presidente della Fondazione, Simonetta Sommaruga – mi delude. Sappiamo tutti che il sovrappeso dei bambini costituisce un grande problema. Non nascondo che la nostra campagna avrebbe bisogno dell’appoggio delle autorità federali”.

Ma Sommaruga non si dà per vinta, anche perché la campagna contro la pubblicità è coordinata a livello internazionale. “Le autorità di altri paesi – puntualizza – si sono mostrate più aperte della Svizzera. Siccome i problemi legati all’obesità riguardano tutti e costano caro alla collettività, dovremmo essere in grado di trovare un’intesa”.

… e i calciatori vanno ai fornelli

Per dimostrare che mangiare sano è un investimento, è sceso in campo anche il mondo del calcio. L’UEFA, l’ Unione europea e la “World Heart Federation” hanno unito le forze per presentare il libro di cucina destinato ai bambini (5 -11 anni) – “Eat for Goals!” – in cui tredici calciatori famosi illustrano la ricetta dei loro piatti preferiti.

Con l’obiettivo di cercare un equilibrio tra una dieta sana e bilanciata e le prestazioni sportive – punto essenziale per qualsiasi calciatore – il libro fornisce i valori nutrizionali per porzione e tantissimi consigli alimentari. Steven Gerrard, capitano del Liverpool, fa notare che “il libro mostra ai giovani giocatori e agli amanti del calcio come i campioni cucinano e mangiano”.

Sfogliando la raccolta di ricette, ecco gli spaghetti “alla Cannavaro”: un pacchetto di pasta, 6 pomodori, 2 melanzane, 12 olive nere, 4 cucchiai di olio d’oliva, basilico, capperi, 2 cipolle, 4 spicchi d’aglio. Ingredienti di una ricetta siciliana, che il napoletano Fabio Cannavaro – capitano degli Azzurri e giocatore del Real Madrid – suggerisce per la sua facilità e leggerezza.

Un’inedita squadra di cuochi

Convincere i divi del pallone ad indossare i panni dei cuochi è stato un gioco da ragazzi, come sottolinea Patrick Gasser, responsabile dei progetti sociali dell’UEFA. Nessuno si è tirato indietro. “Abbiamo prima contattato le società – spiega Gasser – e poi ci siamo rivolti ai giocatori. Ottenere le ricette è stato relativamente semplice”.

Tra i magnifici tredici, che rappresentano per la maggior parte il calcio europeo, mancano però gli svizzeri. Forse perché Tranquillo Barnetta ha fatto la pubblicità per una ben nota polpetta? Patrick Gasser sorride: “No, non c’entra niente. L’UEFA comprende 53 società. Se avessimo contattato un giocatore per paese, il progetto sarebbe lievitato a dismisura”.

Pressioni sul re dell’hamburger

Le campagne contro l’alimentazione malsana e l’obesità stanno mettendo sotto pressione McDonald’s, il re dell’hamburger. La Gran Bretagna, per esempio, ha già proceduto ad un giro di vite nel suo arsenale legislativo per quel che riguarda la pubblicità che promuove alimenti ricchi di grassi.

La catena di fast-food è soprattutto nel mirino dell’Organizzazione mondiale della salute, da quando ha dichiarato l’obesità “epidemia mondiale”. Autorità sanitarie e specialisti sono dello stesso parere.

Eppure il gigante della polpetta continua a fare gola: ogni giorno e in tutto il mondo entra nello stomaco, per modo di dire, di 56 milioni i clienti. E le vendite, nel primo trimestre del 2008, sono aumentate del 6%. Ma forse, l’idea di emulare Cannavaro e compagni contribuirà a dare un calcio alla ciccia.

swissinfo, Jean-Michel Berthoud
(traduzione e adattamento dal tedesco Françoise Gehring)

Le organizzazioni consumeristiche chiedono di vietare la pubblicità in televisione di tutti i prodotti alimentari tipo fast-food (snack, merendine) nella fascia oraria che va dalle sei di mattina alle nove di sera. Domando inoltre di vietare integralmente ogni forma di pubblicità attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, come Internet o SMS.

Le associazioni intendono così lottare contro l’alimentazione malsana. Ma chiedono anche di vietare: la pubblicità nelle scuole e nei luoghi frequentati dai bambini e la promozione di prodotti accompagnata da giochi da collezionare.

Un po’ di moderazione

Nel 2007 undici aziende hanno concordato un comportamento più moderato in campo pubblicitario, allo scopo di prevenire una regolamentazione troppo rigida.

Nestlé, Burger King, Coca-Cola e Kraft Foods si sono impegnate a promuovere presso i bambini di età inferiore ai 12 anni, solo prodotti conformi alle norme internazionali in materia di valori nutrizionali. Le norme approvate dall’UE sono applicate da alcuni fabbricanti svizzeri

In Svizzera negli ultimi anni il numero delle persone in sovrappeso ha registrato un forte aumento in tutte le fasce d’età. Nel 2002 il 37% della popolazione adulta aveva un peso corporeo eccessivo o era obeso. Un bambino su cinque ha problemi di sovrappeso, un dato cinque volte maggiore rispetto a venti anni fa.

Nel 2001, i costi causati dal sovrappeso, dall’obesità e dalle malattie che ne derivano sono ammontati a 2,7 miliardi di franchi. In Svizzera, la sedentarietà causa almeno 2900 decessi prematuri all’anno.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR