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Ue, nuova operazione contro gli scafisti

Obiettivo è distruggere le imbarcazioni usate per il traffico di esseri umani nel Mediterraneo; serve nullaosta ONU per operare su coste libiche

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L’Unione europea ha lanciato una nuova operazione militare contro scafisti e trafficanti di esseri umani. L’obiettivo è intercettare e distruggere le imbarcazioni usate per attraversare illegalmente il Mediterraneo, la tratta che conta il maggior numero di vittime: circa 3 mila solo nel 2015.

La missione -chiamata Sophie, dal nome di una bambina nata lo scorso agosto su una nave di soccorso- non ha però ancora ricevuto l’autorizzazione del Consiglio di sicurezza dell’ONU a intervenire nelle acque territoriali libiche: dovrà limitarsi a quelle internazionali.

Navi militari, elicotteri e droni utilizzati potranno quindi operare solo a 12 miglia dalle coste.

Sophie, in realtà, è la seconda fase di una missione lanciata lo scorso giugno. Fino ad allora, l’Unione euroea si era limitata ad intensificare le operazioni di salvataggio. Ora si vuole andare a colpire i responsabili della tratta di esseri umani, alla base delle tragedie nel Mediterraneo.

Nel 2015, sono stati piu di 130 mila i migranti che hanno attraversato il mare per raggiungere l’Europa dalle coste nordafricane, soprattutto dalla Libia; oltre 3 mila quelli che hanno perso la vita.

Negli ultimi due giorni, sono stati recuperati circa 100 corpi; 1800 persone sono invece state tratte in salvo.

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