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WWF: protezione fiumi svizzeri, identificate 64 “perle”

Oltre che apprezzata dai turisti la Verzasca è degna di nota anche sotto il profilo naturalistico KEYSTONE/TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI sda-ats

(Keystone-ATS) È necessario adottare misure per proteggere meglio i fiumi svizzeri.

Lo chiede il WWF in una nota odierna, nella quale annuncia la pubblicazione di un opuscolo nel quale sono elencati 64 corsi d’acqua degni di nota sotto il profilo naturalistico, particolarmente ricchi di specie.

Si tratta di veri e propri “hotspot” biodiversità e importanti habitat per specie acquatiche a rischio di estinzione, rileva nel comunicato Lene Petersen, responsabile del programma presso il WWF Svizzera. Nei fiumi in questione figurano fra gli altri anche i grigionesi Inn, Glenner e Areuabach e i ticinesi Verzasca, Calnegia, Boggera e Magliasina.

Allo stato attuale la biodiversità nei torrenti e fiumi svizzeri, così come lungo le loro rive, sta diminuendo in maniera significativa: circa la metà delle specie presenti nei corsi d’acqua si trova già sulla lista rossa e, se si considerano anche i pesci, si arriva persino al 60%, rileva l’organizzazione ambientalista.

La pressione su questi habitat continua ad aumentare e la loro protezione è insufficiente secondo il WWF, che chiede “interventi significativi”. “Bisogna creare nuove aree protette o elaborare degli strumenti per la protezione a livello comunale, cantonale e nazionale”, aggiunge Petersen. A suo avviso un semplice divieto di deterioramento per corsi d’acqua come quello adottato dall’Ue apporterebbe un gran miglioramento.

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