Prospettive svizzere in 10 lingue

Università di Zurigo trova forse il più vecchio caso di gigantismo

(Keystone-ATS) Analizzando i resti ossei attribuiti al faraone Sanakht, vecchi di circa 4700 anni, scienziati dell’università di Zurigo hanno scoperto quello che potrebbe essere il più vecchio caso di gigantismo documentato.

Nell’articolo pubblicato in “The Lancet – Diabetes & Endocrinology” ricordano che i giganti figurano nella mitologia di vari popoli ed epoche. Verosimilmente si tratta di persone che, spesso a causa di un tumore all’ipofisi, durante l’età prepuberale hanno subito un’eccessiva esposizione dell’organismo all’ormone somatotropo, noto come ormone della crescita.

Il gruppo di ricercatori coordinato da Francesco Galassi si è interessato allo scheletro trovato nel 1901 nella necropoli Mastaba K2, presso Beit Khallaf, in Egitto. Alcuni esperti lo attribuiscono al faraone Sanakht, noto anche come Nebka, il cui periodo di regno è mal documentato: a seconda delle fonti sarebbe stato di circa un ventennio tra il 2735 e il 2628 a.C.

In ogni caso, le analisi del team zurighese sulle ossa delle braccia e delle gambe indicano chiaramente che la persona fosse alta 1,87 m, molto più della media dell’epoca. Basti pensare che Ramsete II, noto anche come Sanakht il Grande, che ha regnato dal 1279 al 1212 o 1213 a.C., era ritenuto un marcantonio e misurava probabilmente attorno all’1,75 m.

I re di allora erano sicuramente meglio nutriti del resto della popolazione e di conseguenza tendenzialmente più alti ma, sottolineano gli scienziati zurighesi, la statura del presunto Sanakht è assolutamente inusuale e dovuta a gigantismo. Nessuna altra mummia di re egizi presenta tali caratteristiche. Si tratterebbe quindi del più vecchio caso documentato di questa condizione clinica chiamata anche macrosomia.

Un malato di gigantismo attualmente può raggiungere anche altezze di 2,40-2,75 m.

D’altro canto, constatate l’enorme statura, le corrette proporzioni corporee e l’assenza delle tipiche deformazioni del cranio, i ricercatori hanno escluso che l’antico monarca fosse affetto da acromegalia, che accentua piuttosto la crescita di mani, piedi, naso, mascella e fronte.

Un caso di acromegalia vecchio di circa 10’000 anni è invece stato documentato nella regione dell’attuale Nuovo Messico (USA).

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR