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UDC: inasprire le pene, escluse quelle dei reati stradali

Il capogruppo UDC Thomas Aeschi alla conferenza stampa odierna sda-ats

(Keystone-ATS) Delinquenti e criminali violenti non devono più poter sfuggire alla prigione. Con una revisione del Codice penale, l’UDC vuole inasprire maggiormente le pene rispetto al progetto del Consiglio federale, escluse però quelle dei reati legati alla circolazione stradale.

Il gruppo parlamentare democentrista ha presentato oggi ai media le proprie proposte sul dossier attualmente in mano alla Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG-S). Il progetto s’inserisce perfettamente nel programma di legislatura dell’UDC, presentato la scorsa settimana, e che ha come slogan “libertà e sicurezza”, ha spiegato il capogruppo Thomas Aeschi (ZG).

Per l’UDC, è necessario sanzionare maggiormente i reati che mettono a rischio l’integrità fisica o la vita, quelli sessuali nonché gli atti di violenza di gruppo e le aggressioni contro le autorità e i funzionari.

L’UDC chiede invece maggiore flessibilità per le infrazioni al codice stradale. Chiunque può inavvertitamente circolare a una velocità troppo alta in autostrada, ha affermato la consigliera nazionale Andrea Geissbühler (BE).

Il progetto del Consiglio federale inasprisce già le pene per tutta una serie di reati che riguardano l’integrità sessuale, corporale e la vita. Ad esempio, la pena minima per gli stupratori raddoppia a due anni (massimo dieci, invariato).

Il Governo ha avuto difficoltà a portare a termine una riforma che era già molto contestata durante la consultazione del 2010. Ha alleggerito la sua versione e deciso di non eliminare l’articolo che punisce l’incesto.

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