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Pascoli con aceri: una ricchezza di biodiversità, studio

Un pascolo di sicomoro presso il Grossen Ahornboden nel Tirolo austriaco. Thomas Kiebacher sda-ats

(Keystone-ATS) I pascoli con presenza di aceri di monte sono hotspot di biodiversità: vi crescono infatti più di 500 specie di muschi e licheni. Lo ha scoperto il botanico Thomas Kiebacher dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL).

Oltre 50 di queste sono inserite nelle liste rosse dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) e dieci sono minacciate di estinzione in Svizzera, si legge in una nota odierna del WSL.

Il ricercatore, grazie alla sua tesi di dottorato, vuole fornire un contributo alla conservazione dei pascoli con sicomoro, o aceri di monte. Purtroppo molti di questi paesaggi sono già scomparsi: “Gli aceri morti non vengono più sostituiti come una volta”, ha scoperto il ricercatore, citato nella nota.

Nel corso di due anni, Kiebacher ha raccolto presso sei siti in Svizzera, Austria e Germania più di 20’000 campioni di muschi e licheni. Le sue ricerche dimostrano che sugli alberi dei pascoli con sicomoro cresce circa un quinto di tutte le specie di muschi e licheni conosciute in Svizzera. Kiebacher è stato in grado di individuare 314 specie di muschi e 232 di licheni, oltre cinquanta delle quali sono minacciate.

Su alcuni aceri di monte il botanico ha individuato inoltre il raro muschio Rudolphs Tayloria, protetto in tutta Europa e presente quasi esclusivamente sulle Alpi settentrionali, si legge nel comunicato.

Ma non sono solo gli aceri ad essere ricchi di biodiversità, spiega il WSL, lo è anche lo strato erbaceo dei pascoli con sicomoro, dove Kiebacher ha individuato complessivamente quasi 350 specie di piante vascolari e oltre 250 specie di muschi. Il ricercatore spiega questa alta biodiversità con la varietà di condizioni locali presenti nei pascoli montani: grazie agli alberi sparsi si forma un mosaico di punti ombreggiati e soleggiati.

Kiebacher ha constatato che la biodiversità raggiunge picchi massimi sugli aceri di monte più vecchi. Esistono tuttavia alcune specie, come ad esempio il muschio a rischio di estinzione Orthotrichum rogeri, che invece preferiscono crescere sugli alberi più giovani. “Per garantire un’alta biodiversità e la tutela a lungo termine dei pascoli di sicomoro è quindi importante conservare alberi di diversa età”, conclude lo studioso, citato nel testo.

I risultati della sua ricerca, durata oltre cinque anni, sono stati presentati in diversi studi e verranno pubblicati anche in un libro che uscirà in autunno. Kiebacher spera in questo modo di favorire l’attuazione di ulteriori progetti di tutela per i pascoli di sicomoro.

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