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NO a No Billag: i giovani a difesa della pluralità dei media

I giovani contro l'iniziativa "No Billag" (foto della conferenza stampa tenutasi a Berna) Keystone/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) I giovani di sei partiti e Jeunesse.Suisse scendono in campo contro l’iniziativa No Billag. Se approvata metterebbe in pericolo la pluralità dei media e la coesione nazionale, hanno detto oggi in una conferenza stampa a Berna.

L’iniziativa vuole smantellare la sola impresa del settore obbligata per legge a promuovere la libera formazione dell’opinione, ha spiegato Pascal Vuichard, copresidente dei giovani Verdi liberali. Nell’era delle “fake news” e dell’importanza sempre crescente dei giganti di internet come Google o Facebook, stralciare una simile disposizione significa mettere in pericolo la democrazia.

Tino Schneider, presidente dei giovani PPD, ha ricordato che la solidarietà è necessaria per mantenere l’offerta di radio e televisioni in tutta la Svizzera. Con la privatizzazione totale i media in Ticino e in Romandia non sarebbero redditizi e le minoranze linguistiche risulterebbero penalizzate.

“La mia generazione consuma le informazioni soprattutto in internet”, ma vuole media variati e indipendenti. L’iniziativa invece condurrebbe a una “berlusconizzazione” delle televisioni, ha aggiunto Luzian Franzini, presidente dei giovani Verdi. Gli ha fatto eco Tamara Funiciello, presidente della Gioventù socialista (GISO): accettare l’iniziativa No Billag equivarrebbe a proporre una svendita del panorama mediatico svizzero al miglior offerente.

I giovani contrari a “No Billag” sono concordi nel sostenere che la SSR debba evolvere e adattarsi alle nuove tecnologie per avvicinarsi alle nuove generazioni. Ma questo è possibile solo se la SSR continuerà ad esistere, hanno sottolineato.

L’iniziativa No Billag vieta alla Confederazione di sostenere finanziariamente radio e televisioni e di prelevare un canone. Berna potrà al massimo pagare per la diffusione di comunicati ufficiali urgenti. Le concessioni inoltre dovrebbero essere messe all’asta regolarmente.

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