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NE: confermata condanna ad ex presidente Xamax Chagaev

Chagaev si era presentato alla prima udienza del processo di primo grado ma poi non si è più fatto vedere a Neuchâtel Keystone/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Il Tribunale cantonale di Neuchâtel ha confermato oggi la condanna di Bulat Chagaev, l’ex presidente della squadra di calcio neocastellana dello Xamax portata al fallimento.

In primo grado all’imprenditore ceceno erano stati inflitti lo scorso 6 dicembre tre anni di carcere, di cui la metà da espiare.

L’imprenditore era stato riconosciuto colpevole di cattiva gestione, amministrazione infedele, tentata truffa e falsità in documenti, come pure di aver stornato l’imposta alla fonte. Reati connessi al fallimento del club calcistico neocastellano nel 2012, che ha lasciato un buco stimato durante il processo dall’accusa a 23 milioni di franchi.

Nella sua lunga arringa tenuta ieri, l’avvocato difensore d’ufficio Dimitri Iafaevaveva negato qualsiasi intenzione delittuosa da parte del suo cliente nel fallimento dello Xamax. A suo avviso, Chagaev non era a conoscenza dell’eccessivo indebitamento del club quando lo aveva rilevato. L’imprenditore ceceno non riteneva dunque di fare spese esagerate, tanto più che disponeva di soldi suoi. Secondo il legale, a far precipitare lo Xamax nel fallimento è stato il rifiuto delle banche di accettare suoi fondi e l’interruzione, da parte degli istituti, delle relazioni bancarie. Chagaev non ha così più potuto convogliare in Svizzera denaro dall’estero.

Il procuratore generale Pierre Aubert aveva chiesto da parte sua il mantenimento della pena di primo grado, a suo avviso non troppo pesante. Il pubblico ministero ha rammentato la consistenza delle somme di denaro in questione e ha sottolineato che non si è trattato di un’amministrazione infedele per semplice incapacità: Bulat Chagaev ha agito a suo avviso in modo del tutto egoistico e senza scrupoli.

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