Prospettive svizzere in 10 lingue

La metà dei giovani ticinesi prevede di vivere in un altro cantone

I giovani svizzeri dimostrano una grande propensione alla mobilità KEYSTONE/THOMAS DELLEY sda-ats

(Keystone-ATS) Quasi la metà dei giovani ticinesi prevede di andare a vivere in un altro cantone nei cinque anni a venire, una percentuale doppia rispetto ai loro coetanei di altre regioni linguistiche.

I ragazzi italofoni inoltre si spostano più sovente per un lavoro o uno stage remunerato, stando all’analisi della mobilità dei giovani effettuata nell’ambito delle Inchieste federali fra la gioventù (Inchieste ch-x).

Lo studio – al quale hanno partecipato 40’000 giovani reclutati per il servizio militare e 2’000 ragazze – ha sondato le esperienze e le intenzioni riguardo agli spostamenti a scopo educativo, professionale o culturale in un’altra regione linguistica svizzera o un altro paese. I giovani svizzeri, concludono i ricercatori, dimostrano una grande propensione alla mobilità temporanea e al contempo un attaccamento alla loro regione.

Oltre la metà dei giovani ritiene che la padronanza delle lingue e l’aver fatto esperienze lontani da casa rappresentino un vantaggio nel mondo del lavoro.

Il 25% degli intervistati ha già effettuato un soggiorno da una a tre settimane in un’altra regione linguistica o all’estero, il 14% un viaggio di durata superiore e quasi un terzo (30%) ha intenzione di partire nei tre anni successivi all’inchiesta. Si tratta nella maggior parte dei casi di soggiorni linguistici e fra i ticinesi la destinazione più in voga è la Germania (43% contro 18% Gran Bretagna, 10% Italia e 9% Francia). I ragazzi italofoni inoltre partono più spesso dei loro coetanei per trovare un lavoro o uno stage remunerato.

Per quanto riguarda un eventuale cambiamento di domicilio per ragioni professionali, la maggioranza considera improbabile un trasloco all’estero, e ancora meno in un’altra regione linguistica svizzera. I ticinesi rappresentano un’eccezione: ben il 47% ritiene prevedibile di doversi stabilire in un altro cantone. In generale – affermano gli autori dello studio – i ragazzi italofoni sono più disposti a trasferirsi in un’altra regione linguistica, sia per un lavoro migliore o per ragioni affettive. “Le dimensioni della regione, la diversità del mercato del lavoro, il numero di istituti di istruzione superiore sono più limitati in Ticino e sono fattori che spiegano questa tendenza”.

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