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Israele revoca accredito a capo Al Jazeera Gerusalemme

La redazione di Al Jazeera a Gerusalemme. Keystone/AP/MAHMOUD ILLEAN sda-ats

(Keystone-ATS) Israele ha revocato l’accredito stampa al capo di ‘Al Jazeera’ a Gerusalemme, Elias Karram.

Secondo sue stesse affermazioni, l’emittente “ha parte attiva nel conflitto” fra israeliani e palestinesi. Il provvedimento è stato annunciato oggi da Nitzan Chen, direttore del Gpo, l’ufficio stampa governativo.

La mossa – in attesa che lo stesso Karram sia sentito dal Gpo per chiarire le sue affermazioni – è arrivata ad una decina di giorni dall’intervento del ministro israeliano per le Comunicazioni Ayub Kara secondo cui lo stato ebraico si apprestava chiudere gli uffici della tv a Gerusalemme, in quanto “fiancheggiatrice del terrorismo”, e a revocare le credenziali ai suoi giornalisti. Oggi la prima decisione: le affermazioni di Karram “mettono in dubbio la sua capacità, come rappresentante di un network straniero, di coprire, da giornalista professionista, il conflitto israelo-palestinese nel quale, secondo le sue stesse parole, ha una parte attiva”.

Immediata la protesta dei parlamentari della ‘Lista araba unita’: Ahmad Tibi e Osama Saadi hanno denunciato che la decisione del Gpo nei confronti di Karram è “vendicativa e anti-democratica”. Le affermazioni incriminate risalgono al maggio dell’anno scorso e sono state rese alla tv dei Fratelli Musulmani, ‘Dar al-Iman’. “Come giornalista palestinese in un’area occupata o in una zona di conflitto, il lavoro dei media – ha detto Karram, secondo il Gpo – è parte integrante della resistenza e della sua attività politico educativa. Il giornalista adempie al suo ruolo nell’opposizione con la penna, la voce o la telecamera perché è parte del suo popolo e compie la sua resistenza nel suo unico modo”.

Chen ha spiegato che “un corrispondente di Al Jazeera, che lavora come corrispondente senior sul campo a fronte di notizie e avvenimenti di sicurezza” ha fatto “dichiarazioni nette e di vasta portata come questa: ‘Ogni giornalista palestinese dovrebbe vedere se stesso come parte integrante della resistenza all’Occupazione’. Chiunque abbia parte attiva in una lotta politica dovrebbe farlo nell’ambito della legge, ma senza le credenziali stampa dello stato di Israele”. Per questo, ha spiegato ancora Chen, sarà chiesto a Karram nella prossima audizione del Gpo di “spiegare se è o no parte della resistenza del popolo palestinese ‘all’occupazione sionista’, come sostenuto nell’intervista, e, se così fosse, come questo influenza il suo lavoro come giornalista in relazione all’etica universale”.

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