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Iraq: primi dati referendum, verso plebiscito per sì

Festeggiamenti nella notte Keystone/EPA/GAILAN HAJI sda-ats

(Keystone-ATS) Lo spoglio delle schede del referendum indipendentista nel Kurdistan iracheno è cominciato nella notte e sono già emersi i primi risultati sulla base delle prime schede scrutinate.

Secondo i dati diffusi dalle autorità di Erbil e pubblicati sul sito Rudaw, vicino al presidente curdo Massud Barzani, circa il 93% ha votato a favore dell’indipendenza mentre circa il 7% si è detto contrario.

L’affluenza alle urne è stata del 78% per cento, su un totale di cinque milioni di aventi diritto al voto. I risultati finali sono attesi entro domani sera.

Come prima reazione ufficiale del governo di Baghdad il premier Haidar al Abadi ha detto stamani che le autorità irachene “non intendono discutere con Erbil dei risultati del referendum”, perché quest’ultimo “è incostituzionale”. Abadi è tornato ad accusare le autorità curde di “istigare il caos e la sedizione” all’interno del paese.

Manovre militari Turchia-Iraq a confine

Le forze armate turche e irachene iniziano intanto oggi una serie di esercitazioni militari congiunte in territorio turco, nei pressi del valico di frontiera di Habur con il nord Iraq, in risposta al referendum per l’indipendenza del Kurdistan iracheno.

Ne dà conferma l’esercito di Ankara, specificando che i soldati di Baghdad sono stati trasferiti nella regione ieri sera.

Le manovre militari turche erano iniziate il 18 settembre nella stessa zona della provincia di Silopi, al confine con l’Iraq e con il nord della Siria controllato dalle milizie curde dell’Ypg, che Ankara considera “terroristi” legati al Pkk. Ieri, il presidente Recep Tayyip Erdogan ha minacciato che un intervento dell’esercito turco potrebbe avvenire in qualsiasi momento, se sarà ritenuto “necessario”.

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