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Grandi architetti Herzog & de Meuron compiono 70 anni

Gli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron (foto del 2017) tra qualche giorno compiranno 70 anni. KEYSTONE/SUB sda-ats

(Keystone-ATS) Gli architetti svizzeri Jacques Herzog e Pierre de Meuron tra qualche giorno compiranno 70 anni. Anche se hanno lasciato impronte spettacolari in tutto il mondo – da Londra a Pechino, da Amburgo a New York – rimangono legati alla loro città natale, Basilea.

Jacques Herzog compie 70 anni domenica, tre settimane prima (8 maggio) del suo compagno di viaggio Pierre de Meuron. Hanno frequentato assieme la scuola elementare. In seguito hanno studiato architettura al Politecnico di Zurigo prima di aprire un proprio studio a Basilea nel 1978. Oggi hanno più di 400 dipendenti. Insieme hanno realizzato numerosi studi sullo sviluppo della città.

Nel 1995 sono stati incaricati della trasformazione e dell’ampliamento della Tate Modern, la famosa galleria d’arte moderna di Londra. Vent’anni fa, nel 2000, con l’inaugurazione dell’immenso edificio che un tempo ospitava la grande centrale termoelettrica Bankside Power Station, chiusa nel 1983, l’inseparabile duo è stato catapultato all’apice dell’architettura mondiale. Un anno dopo, il loro ufficio di Basilea ha ricevuto il Pritzker Prize, il riconoscimento più significativo nel settore.

Fra le loro molte altre grandi opere si possono citare lo stadio olimpico (2008) di Pechino, che ha fatto scalpore per la sua forma a “nido d’uccello”, progettato in collaborazione con l’artista cinese Ai Weiwei. L’Allianz Arena di Monaco di Baviera o la spettacolare torre di 250 metri al 56 di Leonard Street a New York sono altri due edifici per i quali i due artisti di Basilea sono rinomati.

Nel 2016, la Elbphilharmonie di Amburgo apre le sue porte e diventa rapidamente il punto di riferimento principale della città. L’edificio vicino al porto anseatico, con la sua silhouette e la corona di vetro riconoscibili da lontano, ha fatto presto dimenticare gli immensi sforamenti del budget e i ritardi che avevano offuscato la storia della costruzione.

Mentre lo studio di architettura di Basilea ha filiali a New York, Madrid, Londra e Hong Kong, la sua sede centrale rimane nella città renana. “Basilea è sempre rimasta un campo d’azione molto importante per il nostro lavoro”, dice Jacques Herzog all’agenzia Keystone-ATS.

“Qui possiamo provare cose nuove”, dice citando ad esempio, il nuovo edificio della Clinica di riabilitazione, completato nel 2002: un’elegante costruzione a padiglione con rivestimenti in legno lamellare.

Tra i punti di riferimento di Herzog & de Meuron a Basilea vi è innanzitutto la Torre Roche sul Reno, alta 178 metri, completata nel 2015, e accanto alla quale entro il 2022 sorgerà una torre ancora più alta, di 205 metri. Un altro punto di riferimento della città renana è il grattacielo Meret Oppenheim vicino alla stazione ferroviaria delle FFS, progettato come una città verticale e concluso nel 2019.

La grande qualità della loro architettura risiede nella costante ridefinizione della forma, dello stile e della materialità e nella considerazione del tessuto urbano. Ciò risulta evidente se si confronta l’ampliamento del Casinò della città di Basilea con l’edificio Schaulager del 2003 a Münchenstein (BL).

Ma per quanto diversi siano i disegni di Herzog & de Meuron, un elemento stilistico appare sempre più spesso in forma modificata: quello della casetta nella sua archetipica forma originale.

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