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Falsi documenti D’Annunzio, condannati due librai

Una figura che continua ad affascinare. KEYSTONE/EPA D'Annunzio's Museum via ANSA/D'ANNUNZIO'S MUSEUM sda-ats

(Keystone-ATS) Per alcuni anni hanno venduto documenti e oggetti di vario tipo falsamente attribuiti allo scrittore Gabriele D’Annunzio, sia nel loro negozio che su Ebay, e per questo due librai di Albavilla (Como) sono stati condannati.

Sono stati loro inflitti 4 anni dal Tribunale di Como per contraffazione di opere d’arte.

Nel novembre del 2011, un collezionista che aveva acquistato da loro una lettera autografa di D’Annunzio contattò Il Vittoriale degli Italiani, fondazione che gestisce l’ultima dimora del poeta, che accertò la non autenticità del documento, dando poi vita a un’indagine che si allargò all’intero catalogo della libreria “Il Pensatoio di Albavilla” con molti altri falsi disponibili o già venduti a privati.

Nel 2012, il presidente della Fondazione Il Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, ha presentato una denuncia formale e si è poi costituito parte civile nel processo. Tutti gli esperti ascoltati in aula, autori di quattro relazioni, si sono trovati unanimi nello stabilire la non autenticità dei documenti e così il tribunale di Como ha condannato i due librai.

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