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Coronavirus: S&P taglia 0,3% stime Pil globale in 2020

Standard and Poor's ha abbassato le stime del Pil mondiale a causa del coronavirus. KEYSTONE/EPA/JUSTIN LANE sda-ats

(Keystone-ATS) “La velocità e la diffusione del nuovo coronavirus negli ultimi due mesi rappresentano un rischio per l’economia globale e il credito”. Lo afferma in un rapporto l’agenzia di rating S&P Global.

ll rallentamento della Cina, le cui previsioni sul Pil sono state ridotte dal 5,7 al 5%, impatterà per lo 0,3% sul prodotto interno lordo globale nel 2020.

S&P considera l’epidemia un rischio “alto” per l’area dell’Asia-Pacifico e in particolare per la Cina e un rischio “elevato” per il resto del mondo, considerato che “i tassi di infezione e mortalità sono più bassi fuori dalla Cina”.

“Ci aspettiamo – rileva l’agenzia Usa – che ci sarà un effetto di breve termine sul Pil della Cina e del mondo, come pure alcuni costi economici per le industrie più esposte ai consumi delle famiglie cinesi e alle crescenti misure di contenimento”.

S&P, pur “nell’alta incertezza” sul picco del coronavirus, che gli esperti indicano possa verificarsi tra febbraio e giugno, stima che l’epidemia inizierà a essere contenuta in marzo. “Se l’epidemia fosse più veloce e più diffusa, ci saranno costi umani più alti che coinvolgeranno molti Paesi meno preparati ad affrontare una potenziale pandemia e i costi economici e di credito associati”, rileva S&P.

Secondo l’agenzia di rating il peso del coronavirus sul Pil Usa sarà dello 0,1% e dello 0,1-0,2% sull’Europa mentre sul resto dell’Asia si avrà un impatto “più elevato” con economie come quella di Hong Kong e Singapore che potrebbero subire una riduzione della loro crescita anche maggiore di quella della Cina, “a causa della loro limitata dimensione e del loro alto grado di apertura”.

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