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Conto alla rovescia per l’addio della sonda Cassini

Saturno fotografato dalla sonda Cassini. KEYSTONE/AP NASA sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo tredici anni in orbita intorno a Saturno la sonda Cassini è pronta all’addio: è partito il conto alla rovescia in vista del gran finale, previsto domani 15 settembre con il tuffo nell’atmosfera del pianeta.

La discesa dovrebbe cominciare alle 13.54 (ora svizzera) quando la sonda, nata dalla collaborazione fra le agenzie spaziali statunitense (Nasa), europea (Esa) e italiana (Asi), si troverà a circa 1915 chilometri dallo strato superiore delle nubi del pianeta.

Sarà una picchiata velocissima, fatta alla velocità di 113’000 chilometri all’ora. Durante la manovra saranno accessi tutti i propulsori per mantenere stabile la sonda, in modo che possa puntare l’antenna verso la Terra e trasmettere gli ultimi preziosissimi dati della missione.

La perdita del segnale è prevista dopo un minuto dall’inizio della discesa ed entro circa 30 secondi il veicolo dovrebbe cominciare a bruciare come una meteora. Cassini dovrebbe disintegrarsi completamente nell’arco di due minuti. L’ultimo segnale avrà impiegato 83 minuti a raggiungere la Terra perché questo è il tempo necessario per coprire la distanza di un miliardo e 400 milioni di chilometri che separano Saturno e il nostro pianeta.

”Il segnale finale del veicolo sarà come un’eco che si irradia nel Sistema Solare per quasi un’ora e mezza dopo che Cassini sarà scomparso”, ha rilevato Earl Maize, responsabile del progetto Cassini al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa.

Durante gli ultimi minuti della missione saranno in funzione tutti e dodici gli strumenti scientifici di Cassini pronti ad analizzare l’atmosfera del pianeta. La sonda scatterà anche l’ultima foto a Saturno, che sarà la più ravvicinata di sempre.

Lanciata il 15 ottobre 1997, Cassini ha funzionato per 20 anni ed è entrata nell’orbita del pianeta degli anelli il 10 giugno 2004. La sua missione è stata costellata di successi e di scoperte, come l’oceano sotterraneo della luna Encelado e i laghi e fiumi di idrocarburi di Titano, quest’ultimi fotografati anche dal lander Huygens, trasportato da Cassini e sceso su Titano il 14 gennaio 2005.

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