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Colonie api: perdite invernali relativamente stabili

Le perdite registrate dalle colonie di api in Svizzera durante lo scorso inverno sono state meno drammatiche del previsto KEYSTONE/AP dpa/TOBIAS HASE sda-ats

(Keystone-ATS) Le perdite registrate dalle colonie di api in Svizzera durante lo scorso inverno sono state meno drammatiche del previsto. A causa dell’ultima calda estate gli apicoltori avevano temuto il peggio, ma la situazione è rimasta grosso modo stabile.

Lo scorso inverno è andato perduto il 13,6% delle colonie, si legge in un comunicato odierno di apisuisse. A questo dato va aggiunto un 12,1% di colonie troppo indebolite per diventare produttive. La somma del 25,7% è superiore di circa 2,5 punti percentuali al livello dell’anno precedente.

La calda estate del 2018 ha sconvolto il calendario apistico. Per molto tempo non è stato possibile combattere l’acaro Varroa a causa delle alte temperature diurne. Un raccolto tardivo di melata, in molti cantoni della Svizzera romanda e tedesca, ha ulteriormente stressato gli insetti.

I risultati derivano dall’indagine annuale di apisuisse, condotta su 1246 apicoltori in tutta la Svizzera, che prima dell’inverno scorso avevano curato un totale di 20’000 colonie di api in 1908 apiari.

A livello cantonale ci sono grandi differenze. Come lo scorso anno, il 44,4% delle colonie di api sono andate perdute a Ginevra, mentre solo il 5% è stato segnalato a Glarona e Uri. Grigioni (12,1%), Obvaldo/Nidvaldo (13,0%) e Ticino (13,8%) hanno registrato perdite inferiori alla media.

Una fattore che spiega le differenze potrebbe essere il fatto che ad altitudini superiori ai 1000 metri l’acaro Varroa è meno dannoso per le colonie rispetto all’altopiano.

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