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CN: “No Billag”; campagna di votazione senza soldi del canone

La consigliera federale Doris Leuthard in un intervento oggi in Consiglio Nazionale. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Nessun finanziamento della campagna di votazione contro l’iniziativa popolare “Abolizione del canone Billag” con i soldi provenienti dal canone. Lo ha assicurato la ministra delle telecomunicazioni (DATEC) Doris Leuthard.

Dal profilo giornalistico, i media di servizio pubblico devono coprire un’eventuale votazione in maniera corretta ed equilibrata. Tutti gli argomenti devono essere presentati. Una denuncia può essere inoltrata qualora ciò non avvenga, ha precisato Leuthard in una risposta scritta a un quesito di Lukas Reimann (UDC/SG) durante la tradizionale “Ora delle domande”.

La Società svizzera di radiotelevisione ha dal canto suo il diritto e il dovere di organizzare dibattiti pubblici. Spetta alle società regionali tematizzare l’iniziativa in diretta o partecipando ad altre manifestazioni. Questi interventi devono attenersi ai fatti ed essere trasparenti. Una mescolanza tra lavoro giornalistico e opinioni contro l’iniziativa sarebbe delicata e denunce potrebbero essere possibili.

La SSR non ha alcun budget separato da utilizzare per questa votazione. I costi saranno finanziati dalla voce “affari pubblici”, che rappresentava nel 2016 400’000 franchi, ha precisato Leuthard a un altro quesito di Sylvia Flückiger (UDC/AG).

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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