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Clariant: calo redditività nel 2019, sopprimerà 500-600 impieghi

In Svizzera Clariant intende sopprimere solo una ventina di posti. Keystone/GEORGIOS KEFALAS sda-ats

(Keystone-ATS) Clariant ha alle spalle un anno turbolento, con un drastico calo della redditività. Poiché le prospettive a breve termine restano fosche, il gruppo basilese attivo nel campo delle specialità chimiche prevede di sopprimere da 500 a 600 impieghi nei prossimi due anni.

Nel 2019 il giro d’affari ha stagnato a 4,40 miliardi di franchi (+3% a tassi di cambio costanti), mentre l’utile netto è crollato del 90% a 38 milioni, indica un comunicato diramato oggi. A pesare è stato soprattutto un accantonamento di 231 milioni in seguito a un’indagine indagine della commissione europea in materia di concorrenza.

Ma anche senza quest’ultimo e senza i costi per la riorganizzazione della società la redditività è modesta: l’utile operativo EBITDA prima di effetti unici è salito di un milione a 740 milioni di franchi e con il 16,8% il margine operativo si è attestato sui livelli dell’anno precedente.

Le cifre presentate rientrano all’incirca nelle attese degli analisti consultati dall’agenzia AWP, i quali anticipavano in media un fatturato di 4,39 miliardi e un EBITDA di 731 milioni di franchi. L’utile netto è tuttavia nettamente inferiore ai 96 milioni preventivati.

“Nel 2019 abbiamo compiuto un grande passo avanti nella nostra strategia di focalizzazione sugli affari con specialità”, afferma il presidente della direzione ad interim Hariolf Kottmann nella nota. Con il nuovo portafoglio Clariant realizzerà una crescita superiore alla media, otterrà una maggiore redditività e genererà un flusso di cassa più forte. Ciò non vale però ancora per il 2020: tenuto conto del debole andamento congiunturale e ai tassi di cambio sfavorevoli la crescita sarà nettamente limitata.

Per questo motivo il gruppo con sede a Muttenz (BL) ha definito misure per aumentare l’efficienza, riducendo la base dei costi di 50 milioni. Ciò comporterà nel corso dei prossimi due anni la cancellazione di 500-600 posti di lavoro. Circa il 40% degli impieghi verrà soppresso in Europa; in Svizzera dovrebbe scomparire solo una ventina di posti, ha precisato all’AWP il direttore delle finanze Patrick Jany. A fine 2019 Clariant dava lavoro a circa 17’200 persone di cui 522 nella Confederazione.

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