Prospettive svizzere in 10 lingue

Borsa svizzera in leggero progresso

(Keystone-ATS) La borsa svizzera, dopo un andamento incerto, ha chiuso piatta la prima seduta della settimana: l’indice SMI dei principali titoli ha segnato un impercettibile progresso dello 0,04% a 9’140,47 punti. L’indice complessivo SPI è salito in ugual misura a quota 10’424,77.

All’indomani della vittoria elettorale di Angela Merkel gli investitori, secondo gli analisti, si sono mostrati prudenti, in considerazione delle incertezze politiche che regnano in vista della formazione del nuovo governo. C’è infatti il timore che le trattative per il varo del nuovo esecutivo si protraggano troppo a lungo.

Il presidente della Bce Mario Draghi è intanto intervenuto al parlamento europeo, dove ha ribadito la necessità di proseguire con una politica monetaria accomodante. Sul tema si esprimerà domani a Cleveland anche la presidente della Fed Janet Yellen.

Sul fronte interno l’attenzione era puntata su ABB, che oggi ha annunciato di aver rilevato la divisione Industrial Solutions del conglomerato americano General Electrics (GE) per l’equivalente di 2,5 miliardi di franchi. L’acquisizione dovrebbe essere portata a termine nel primo semestre 2018 e dal 2022 dovrebbe generare sinergie per circa 200 milioni di dollari all’anno. In borsa il titolo ABB ha chiuso invariato sulle stesse quotazioni di venerdì (a 23.93 franchi).

Tra i pesi massimi difensivi il colosso dell’alimentare Nestlé è apparso piuttosto dinamico (+0,68% a 81.10 franchi), meno però di Roche (+0,81% a 250.00 franchi), che fatto meglio della sua diretta concorrente Novartis (+0,48% a 83.85 franchi).

In territorio negativo invece i bancari: UBS è scivolata all’indietro dello 0,91% (a 16.29 franchi) e Credit Suisse dell’1,25% (a 15.05 franchi). Più contenute le perdite di Julius Bär: -0,18% (a 56.60 franchi). In rosso pure gli assicurativi: Swiss Life è arretrata dell’1,25% (a 332.80 franchi), Swiss Re dello 0,81% (a 85.55 franchi) e Zurich Insurance dello 0,59% (a 286.30 franchi).

Tra i valori ciclici più esposti alla congiuntura brutto colpo per LafargeHolcim, che ha perso il 4,56% (a 56.50 franchi), dopo che il CFO Ron Wirahadiraksa ha rilasciato dichiarazioni giudicate pessimistiche dagli analisti di Berenberg.

Contrastato il segmento del lusso, con Swatch che ha allungato il passo (+0,55% a 384.90 franchi), mentre Richemont non è riuscita a rimanere a galla (-0,80% a 87.00 franchi). Il numero uno di Swatch Nick Hayek in un’intervista alla “Schweiz am Wochenende” ha detto che il gruppo orologiero ha evidenziato in settembre un solido aumento del fatturato.

Sul mercato allargato Aryzta, dopo una partenza difficile e un andamento molto volatile, è schizzata sopra la soglia della parità e ha messo a segno un +4,78% (a 30.91 franchi). Stamane il panificio industriale zurighese ha reso noto di aver chiuso l’esercizio 2016/2017 con utile di 179 milioni di euro, in calo del 42,5% su base annua. Agli investitori, malgrado la deludente performance, è comunque piaciuto l’annuncio del presidente del cda Gary McGann, secondo il quale l’azienda non giudica necessario procedere a un aumento di capitale.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR