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Borsa svizzera: vira in positivo

(Keystone-ATS) Dopo aver aperto in ribasso la borsa svizzera ha virato in positivo: alle 11.30 l’indice dei valori guida SMI segnava 9150,39 punti, in flessione dello 0,11% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,07% a 10’432,57 punti.

Una volta ancora la parola d’ordina è “calma e gesso”: le tensioni geopolitiche, con il braccio di ferro fra Usa e Corea del Nord, nonché gli interrogativi di politica monetaria – è atteso un discorso della presidente della Federal Reserve Janet Yellen – spingono gli investitori a muoversi con i piedi di piombo.

Sul fronte interno gli occhi sono puntati su Nestlé (+1,29%), che nella giornata degli investitori ha confermato i suoi obiettivi per i prossimi anni: la multinazionale elvetica prevede nuove acquisizioni e fusioni. Meno tonici sono gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-0,12%) e Roche (-0,48%).

Male orientati sono pure i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,13%), Adecco (-0,27%), Geberit (-0,04%), Sika (-0,14%) e LafargeHolcim (-0,35%). Nel segmento del lusso Swatch (-0,23%) si difende un po’ meglio di Richemont (-0,46%).

In ordine sparso si muovono UBS (-0,06%), Credit Suisse (+0,47%) e Julius Bär (+0,09%). Nello stesso comparto finanziario stentano a trovare un indirizzo preciso gli assicurativi Zurich (+0,07%), Swiss Life (-0,09%) e Swiss Re (-0,23%).

Nel mercato allargato spicca il calo del titolo della Banca nazionale svizzera (-11,99%): gli operatori parlano di realizzi di guadagno su un valore che dall’inizio dell’anno è quasi raddoppiato (+85%). Archiviata la buona seduta di ieri dopo la pubblicazione dei risultati d’esercizio, Aryzta (-4,30%) è in calo anche a causa di un cambiamento di obiettivo di corso da parte di Goldman Sachs.

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