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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,40%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera conclude la settimana con una seduta poco ispirata che si è in parte ravvivata nel finale. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 9183,61 punti, in progressione dello 0,40% rispetto a ieri.

Il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,32% a 10’533,22 punti.

Al mercato sono a lungo mancati gli impulsi in grado di dare un chiaro indirizzo ai corsi, che in molti casi sono rimasti incollati alla parità. Gli investitori sono sembrati tentennare, alle prese con tendenze contrastanti: da una parte è stato accolto con soddisfazione il nuovo passo avanti negli Usa della riforma fiscale proposta dal presidente Donald Trump, dall’altra continua ad aleggiare il timore di una sensibile correzione dei corsi.

Molti hanno così preferito non correre rischi e hanno chiuso le posizioni prima del weekend. Anche la settimana prossima si annuncia non eccessivamente movimentata, considerando che negli Usa si festeggerà il Thanksgiving.

Sul fronte interno quasi tutte le variazioni dei 20 titoli principali sono risultate inferiori al punto percentuale. Hanno accelerato con il trascorrere delle ore Roche (+0,48% a 230,10 franchi) – che ha annunciato l’acquisizione di un’azienda californiana – e Novartis (+1,09% a 83,30 franchi), seguite nelle ultime battute anche dal terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,54% a 84,40 franchi).

In ordine sparso si sono mossi i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,56% a 24,89 franchi), Adecco (-0,07% a 73,95 franchi), Geberit (-0,87% a 423,80 franchi), LafargeHolcim (+0,09% a 55,20 franchi) e Sika (+1,02% a 7420,00 franchi). Nel segmento del lusso, in attesa degli ultimi dati sull’export orologiero che saranno diffusi martedì, Swatch (-0,11% a 360,70 franchi) ha terminato non lontano da Richemont (invariata a 86,65 franchi).

Non univoci si sono presentati i bancari UBS (+0,18% a 16,98 franchi), Credit Suisse (-0,25% a 15,88 franchi) e Julius Bär (+0,25% a 59,00 franchi): quest’ultimo istituto informerà lunedì sull’andamento degli affari nei primi dieci mesi. Non si è riscontrata unanimità di veduta nemmeno fra gli assicurativi Zurich (+0,77% a 299,80 franchi), Swiss Life (-0,47% a 335,70 franchi) e Swiss Re (+0,54% a 92,85 franchi).

Completano il quadro delle blue chip Givaudan (+0,31% a 2269,00 franchi), SGS (-0,83% a 2400,00 franchi) e Swisscom (-0,39% a 505,50 franchi).

Nel mercato allargato va segnalato il balzo di Zehnder (+6,89% a 39,55 franchi), ai massimi da un anno dopo l’arrivo dell’investitore Veraison. Al suo secondo giorno di contrattazioni la matricola Poenina (+3,11% a 53,10 franchi) ha confermato il buon esordio in Borsa. Schaffner (+0,32% a 317,00 franchi) ha fornito indicazioni preliminari sull’esercizio 2016/2017, mentre Aevis Victoria (+0,17% a 60,00 franchi) ha annunciato un aumento dei ricavi nei primi nove mesi.

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