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Aereo per Belgrado puzza di benzina, Houellebecq non parte

Houellebecq fa una volta ancora parlare di sé. KEYSTONE/EPA EFE/ANDREU DALMAU sda-ats

(Keystone-ATS) Un aereo che “puzza di benzina”, la ribellione di un’avvenente passeggera trentenne e centinaia di fans che aspettavano il celebre scrittore a Belgrado restano con un palmo di naso: sono gli ingredienti di una nuova storia di Michel Houellebecq.

Non un romanzo ma la vicenda che lo scrittore francese afferma di aver vissuto in prima persona ieri a Parigi. “Sarebbe lunga da raccontare, una scena da romanzo”, ha scritto agli organizzatori del festival letterario Krokodil, la cui sala strapiena lo ha atteso invano. Doveva andare a Belgrado per leggere davanti ai fan alcuni brani dei suoi romanzi ma la sera delle vigilia, all’aeroporto di Parigi, l’imprevisto: sul volo Air Serbia che doveva portarlo a Belgrado, Houellebecq si rende conto “di fenomeni inquietanti, soprattutto un nettissimo odore di carburante. C’è stata allora – scrive – una specie di ribellione di passeggeri, che esigevano di uscire dall’apparecchio. Una donna ha guidato la ribellione, all’inizio era assolutamente da sola. Capelli neri, una trentina d’anni, carina. Non so se fosse serba o francese. Ha detto esattamente quello che avevo voglia di dire io. Ma è lei che ne ha avuto il coraggio e non io”, ammette lo scrittore di ‘Serotonina’.

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