Prospettive svizzere in 10 lingue

A Peter Stamm il Premio svizzero del libro 2018

Da sinistra: Heinz Helle, Peter Stamm, Vincenzo Todisco, Gianna Molinari e Julia von Lucadou oggi in occasione della cerimonia di premiazione a Basilea. Keystone/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) Col romanzo “Die sanfte Gleichgültigkeit der Welt”, lo scrittore Peter Stamm – i cui libri sono stati tradotti in numerose lingue, tra cui l’italiano – si è aggiudicato il Premio svizzero del libro 2018.

Il riconoscimento gli è stato consegnato oggi nella cornice del Festival letterario BuchBasel di Basilea cui hanno partecipato 400 invitati. Gli altri scrittori e saggisti premiati sono Hainz Helle, Gianna Molinari, Vincenzo Todisco e Julia von Lucadou.

Il Premio svizzero del libro, riservato alle opere in lingua tedesca di autori svizzeri, viene attribuito dal 2008. Ha un valore complessivo di 42’000 franchi da dividere tra il vincitore (30’000) e gli altri quattro finalisti (3’000 ciascuno).

Tra i finalisti di quest’anno figura anche lo scrittore grigionese di origini italiane Vincenzo Todisco con “Das Eidechsenkind” (Il bambino lucertola). Si tratta del primo romanzo che lo scrittore bilingue ha scritto direttamente in tedesco (tutti gli altri, scritti in italiano, sono comunque apparsi anche in traduzione tedesca).

Laureato in letteratura italiana e francese all’Università di Zurigo, Todisco, nato nel 1964 a Stans, vive a Rhäzüns (GR) e insegna all’Alta Scuola pedagogica di Coira.

Per quanto riguarda Peter Stamm, quest’ultimo è ormai da anni un autore affermato nell’area germanofona, ma non solo. In Italia è pubblicato da Neri Pozza. Nato nel 1963 a Weinfelden (TG), Stamm vive attualmente a Winterthur. Nel 2014 è stato insignito in Germania del premio Hölderlin. Nel 2011 è stato fra i finalisti del premio internazionale Man Booker.

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