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Grazie ai panorami svizzeri Martina Bisaz è diventata una star su Instagram

Martina Bisaz, Instagram: @kitkat_ch

Recentemente la grigionese Martina Bisaz si è messa in proprio. Le sue foto di alta qualità delle Alpi svizzere le hanno permesso di ottenere più di 200'000 follower su Instagram. Un ritratto della ragazza con l’account di successo @kitkat_chLink esterno e uno sguardo al suo mondo di fotografie. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 dicembre 2016 - 11:00

Accanto a Julia Graf (Youtube/Make-UPLink esterno), Benoit (Youtube/GamesLink esterno) e Bendrit Bajra (FacebookLink esterno) fra le poche star dei social media svizzere, troviamo Martina Bisaz, che può guadagnarsi da vivere grazie alla sua community. Ha approfittato del fatto che l’industria del turismo deve trovare nuovi modi di comunicare con i propri clienti nel mondo digitale.

Fino a poco tempo fa, solo i mass media potevano raggiungere un grande pubblico. Oggi, con perseveranza, creatività e anche un po’ di fortuna, un singolo individuo può costruirsi una sua grande community. Spesso questi “power user” sono interessanti perché parlano della loro vita privata e interagiscono in prima persona con il loro pubblico.

Il cosiddetto marketing di influenza (influencer marketing) fa partecipare gli opinion leader nel campo della comunicazione. Recentemente la regione di Lucerna, e in particolare l’Hotel Villa Honegg, con vista sul Lago dei Quattro Cantoni, hanno messo a segno un colpo da maestro. Il video di una blogger brasiliana sulla piscina/terrazza dell’albergoLink esterno è andato virale in tutto il mondo.

Anche Martina Bisaz è riuscita a diventare un’influencer e un’ottima promotrice di prodotti e brand. Ma la ricetta del suo successo non sono solo le sue incantevoli fotografie di paesaggi, ma anche due classici del mondo dei motori, che compaiono di tanto in tanto nei suoi scatti. Il primo è una Fiat 500 nera, il secondo un furgoncino della Volkswagen arancione.

Per iniziare la sua vita “in proprio” Martina Bisaz ha organizzato un viaggio in giro per il mondo. Mentre era in viaggio ha trovato il tempo di rispondere ad alcune domande che le abbiamo posto.

swissinfo.ch: Perché un giro del mondo come primo passo?

Martina Bisaz: È il primo grosso incarico che sono riuscita a ottenere.

swissinfo.ch: Il viaggio le è costato qualcosa?

M.B.: No, è a carico di Star Alliance.

swissinfo.ch: Quando osserviamo le sue foto del giro del mondo, spesso quelle che ottengono più “Like” sono quelle che mostrano paesaggi simili a quelli svizzeri. Non la irrita questo punto di vista fisso dei suoi follower?

M.B.: È vero che la maggior parte di loro mi ha conosciuto e mi segue grazie alle foto delle montagne svizzere. Tuttavia sì, mi irrita un pochino. Forse un’altra ragione per meno “Like” è che mi trovo in fusi orari differenti, spesso l’accesso a internet è scomodo e non riesco sempre a postare le fotografie agli orari abituali.

swissinfo.ch: Si trova attualmente in viaggio. Come vede la Svizzera dall’estero?

M.B.: A dire la verità non saprei dire come la vedo, perché non ho molto tempo. Nei pochi momenti nei quali ho accesso a internet, uso Instagram, rispondo alle e-mail, mi tengo in contatto con i miei amici e organizzo il viaggio verso la mia prossima destinazione.

swissinfo.ch: Quali paesaggi, oltre quelli svizzeri, la affascinano?

M.B.: Mi entusiasmano soprattutto i canyon nei paesaggi desertici e le foreste tropicali. Quello che in Svizzera non si può trovare, insomma.

swissinfo.ch: Quale organizzazione turistica svizzera ritiene faccia un uso esemplare dei social media?

M.B.: Posso parlare solo di quelle che conosco. Grigioni turismo lo fa bene. In particolare la regione dell’EngadinaLink esterno su Instagram se la cava egregiamente.

swissinfo.ch: Lei è anche illustratrice scientifica. Ci sono dei punti in comune tra il disegno scientifico e la fotografia?

Le considerazioni dell’esperta di turismo Vanessa BayLink esterno sull’impatto dei social media

"Accanto a Tripadvisor e Facebook, tra le più importanti piattaforme di promozione di hotel, destinazioni, e agenzie di viaggio, troviamo Instagram”.

“I social media e il cosiddetto marketing d’influenza saranno sempre più importanti e sono gradualmente integrati ai classici mezzi di promozione come i dépliant e le inserzioni”.

“Il motto attualmente è: Il tipo di cliente determina la scelta del canale di promozione”.

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M.B.: Personalmente, trovo difficile rispondere a questa domanda. Ritengo tuttavia che ci siano dei punti in comune. Sia nel disegno che nella fotografia sono soddisfatta quando il risultato è come l’avevo immaginato. L’impostazione dell’immagine gioca un ruolo importante – ed anche la precisione.

swissinfo.ch: Lei ha sempre molti scambi con utenti di Instagram di tutto il mondo. Qual è l’aspetto della Svizzera che viene citato più spesso?

M.B.: È vero, grazie a Instagram ho già conosciuto molte persone. Con alcune di loro sono regolarmente in contatto. Le reazioni riguardanti la Svizzera sono molto varie. Naturalmente molti la associano ai suoi bellissimi paesaggi – specialmente quelli alpini. E che tutto sia così preciso e organizzato: dai trasporti pubblici fino alla legge e alla democrazia.

Si parla spesso anche del fatto che la Svizzera sia cara. Che in un paese così piccolo si parlino diverse lingue, inoltre, affascina molti. Ogni tanto sento però dei commenti sulle votazioni e su un certo partito di destra. In tutto il mondo si sente parlare delle votazioni in Svizzera; così estreme e degli esiti piuttosto “di destra”.

swissinfo.ch: Se dovesse dare un unico consiglio ad un turista straniero che vuole visitare la Svizzera, quale sarebbe?

M.B.: Neanche a questo è facile rispondere. Io stessa ho visto solo una piccola parte della Svizzera. Ogni cantone e ogni località ha le sue bellezze. Ma una cosa è chiara: non ci si può lasciare sfuggire le Alpi. Poco importa che siano le montagne grigionesi, bernesi o vallesane. Trovo che siano tutte magnifiche, e non vanno perse.

swissinfo.ch: Come descriverebbe, in poche parole, le sue foto a qualcuno che non le può vedere?

M.B.: È una domanda molto difficile. Direi forse che sono variopinte, c’è molta natura, e spesso hanno un aspetto giocoso e personale. Le mie fotografie raramente sono complesse e caotiche. Le preferisco semplici. 

Martina Bisaz (35 anni) è cresciuta a Zizers, nel cantone Grigioni. Si è trasferita poi a Zurigo per studiare illustrazione scientifica all’Alta scuola di belle arti. Fino a poco tempo fa, ha lavorato come disegnatrice scientifica per l’Ufficio archeologico del cantone Zurigo. Appassionata di fotografia, parallelamente alla sua attività professionale, circa cinque anni fa ha aperto un account Instagram. Le sue foto hanno avuto rapidamente molto successo e Instagram le ha presentate sul suo blog. Da allora, i suoi follower sono cresciuti fino a superare i 200'000. Anche se da 14 anni abita a Zurigo, torna molto spesso nei Grigioni, di solito per andare a trovare i suoi genitori nel piccolo villaggio di Latsch, che si può vedere nell’ultima foto di questo articolo. Altre informazioni possono essere trovate sul suo sito internetLink esterno

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