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Triplo schiaffo a governo e parlamento

Traffico stradale: gli svizzeri hanno messo il piede sul freno Keystone Archive

Contro il parere della maggioranza di legislativo e esecutivo, il popolo ha rifiutato il controprogetto «Avanti», la revisione del diritto di locazione e ha accettato l’iniziativa sull’internamento dei criminali.

Con risultati che non lasciano dubbi, i votanti hanno smentito chi li governa. La partecipazione, vicina al 45%, segna l’interesse per i temi.

Risultati come questi si vedono raramente. Le solite divisioni fra regioni linguistiche, fra città e campagna sono sparite in un’unità monolitica. Tutti i cantoni hanno rifiutato il controprogetto del parlamento all’iniziativa «Avanti». Identico il destino per la revisione del diritto di locazione.

L’iniziativa popolare che chiedeva l’internamento a vita per i criminali pericolosi ha raccolto un consenso quasi unanime: solo un cantone e un semi-cantone, Vaud e Basilea città, hanno rifiutato di misura la proposta.

Il risultato e dunque opposto su tutta la linea a quanto indicato dalla maggioranza del parlamento e al consiglio di voto del governo.

«Avanti» senza speranza

La maggioranza dei cittadini è automobilista eppure il voto nella maggioranza dei cantoni indica un chiaro rifiuto al progetto di sviluppo della rete stradale nazionale. Con il 62,8% di voti contrari, il risultato non lascia dubbi.

Il progetto – il punto più interessante del programma di questo appuntamento alle urne – voleva dare sollievo a chi, dietro al volante del proprio veicolo, rimane bloccato negli ingorghi delle ore di punta.

Il controprogetto non prevedeva solamente dei miglioramenti alla rete stradale nazionale, ma integrava anche i trasporti pubblici e il traffico delle agglomerazioni. Eppure il popolo non ha seguito la maggioranza del parlamento e la lobby degli automobilisti e aototrasportatori.

Secondo l’analisi del ministro dei trasporti, Moritz Leuenberger, la ragione di una sconfitta tanto cocente è da vedere nella combinazione fra traffico urbano e raddoppio del tunnel del Gottardo.

In nessun cantone il progetto da 30 miliardi di franchi, da spendere in fette per 20 anni, ha trovato il sostegno popolare. La cosa fa giubilare gli oppositori, soprattutto gli ambientalisti. Si ribadisce ora l’importanza del trasferimento su rotaia del traffico pesante.

Inquilini trionfanti

In secondo piano nell’interesse dei media, rispetto al controprogetto «Avanti», il diritto di locazione proposto dal parlamento ha avuto una disfatta ancora più netta. A livello nazionale il 64% dei votanti ha detto no alla riforma.

La revisione di una serie di articoli legislativi avrebbe sancito la fine del rapporto tra tassi ipotecari e affitti. Il legame attuale porta a degli innalzamenti improvvisi a seconda della situazione congiunturale. Con la proposta, le pigioni avrebbero seguito il costo della vita.

Una statistica degli affitti avrebbe definito un margine di legittimità dei prezzi richiesti dai proprietari. Ma il popolo degli inquilini – il 70% degli svizzeri non è proprietario di una propria casa – non ha voluto esperimenti.

Vittoriose sono le associazioni per la protezione degli inquilini. Nel maggio dell’anno scorso queste stesse erano state sconfitte: la loro iniziativa per la protezione di chi è in affitto era stata giudicata troppo radicale dal popolo. Oggi ottengono ragione dalla maggioranza del popolo, combattendo la proposta del parlamento.

Il ministro dell’economia, Joseph Deiss, ha già promesso di rilanciare il dibattito. In tempi brevi proporrà una nuova proposta.

Criminali pericolosi internati a vita

Per la prima volta dal 2002, quando fu accolta l’iniziativa per l’adesione all’ONU, un’iniziativa popolare è stata nuovamente accettata dal popolo. Con un chiaro 56,2% i votanti hanno approvato la proposta, promossa da un comitato esterno ai partiti. Il testo era stato denominato «Internamento a vita per criminali sessuomani o violenti estremamente pericolosi e refrattari alla terapia».

Le promotrici – due donne indipendenti che con un vero «tour de force» hanno percorso il paese in lungo e in largo – volevano una migliore protezione della società dagli elementi pericolosi e di evitare le ricadute in caso di liberazione.

Governo e il parlamento ritenevano che con la revisione del Codice penale – che entra in vigore nel 2005, al più tardi nel 2006 – si fosse già data una risposta confacente ai tragici casi che hanno portato al lancio dell’iniziativa. Ma il popolo li ha contraddetti anche in questo caso.

Il nuovo ministro della giustizia, Christoph Blocher, ha da parte sua promesso di far confluire in tempi brevi i traguardi dell’iniziativa nella riforma della legge.

Parlamento fuori gioco

In questa giornata di votazioni, il popolo ha sconfessato i suoi rappresentanti su tutta la linea, riaffermando l’utilizzazione cosciente della democrazia diretta.

La partecipazione, che in numerosi cantoni supera il 50% e raggiunge in media il 45%, sottolinea l’interesse risvegliato dall’appuntamento con le urne.

swissinfo

Si è votato sul controprogetto «Avanti» che prevedeva un investimento di 30 miliardi in 20 anni per migliorare la rete stradale, intervenendo anche su traffico urbano e mezzi pubblici. Controverso era il raddoppio del traforo del Gottardo. Il popolo ha detto no.

La revisione del diritto di locazione intendeva separare gli affitti dai tassi ipotecari e inserire un nuovo indice statistico. Questo nuovo strumento ha fatto impugnare il referendum da parte delle associazioni degli inquilini. Con successo.

Carica d’emozioni è l’iniziativa popolare che vuole internare a vita i criminali pericolosi. Gli esperti ritengono che la proposta non sia lo strumento giusto per raggiungere una maggiore sicurezza. Il popolo non è della stessa opinione

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