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Tribuno, populista, miliardario

L’elezione del Consiglio federale è trattata in modo abbastanza omogeneo dalla stampa straniera. Al centro delle attenzioni Christoph Blocher.

Qualcuno si domanda se la Svizzera riuscirà a mantenere la sua «magia» o se mostrerà infine il suo vero volto.

In Francia, Le Figaro si chiede se la nuova formula svizzera, modificata in modo sostanziale dall’arrivo di Blocher in governo, manterrà la sua «magia». Ad ogni modo, commenta il quotidiano di destra transalpino, si tratta di una formula esplosiva, perché «il populista sconvolge l’equilibrio politico elvetico».

Il Corriere della Sera, che dedica una mezza pagina all’elezione del «tycoon delle Alpi», si spinge ancora più in là. Per uno dei principale quotidiani italiani si tratta di «un terremoto politico» avvenuto in un paese che aveva fatto della formula magica «una garanzia di stabilità, quasi d’immobilismo».

Per Libération, l’elezione del miliardario zurighese rispecchia i risultati delle legislative di ottobre che avevano indicato uno spostamento dell’elettorato verso tesi nazionaliste, antieuropeiste e xenofobe. Il quotidiano francese di sinistra si domanda come potrà funzionare un governo diviso su tutte le questioni essenziali: si blocherizzerà?

«Ricatto»

Libération constata che davanti ad un possibile cambiamento di regime (maggioranza / opposizione), i parlamentari elvetici hanno preferito cedere al «ricatto» di Blocher, che pure denunciavano, piuttosto che rischiare la paralisi assoluta dell’esecutivo.

In Belgio, il quotidiano Le Soir mette in guardia contro «i nostri falsi amici populisti» e si domanda se la Svizzera ha già mostrato «tutto il suo nuovo volto». Nell’editoriale ci si interroga sulla vera natura dell’UDC e del suo leader. La «concordanza» sopravvivrà a questo cambiamento o sarà minata dai «veri e propri estremisti» che si nascondono dietro Blocher?

Tempi difficili

«Il Consiglio federale scivola ancora più a destra: i cittadini hanno così ottenuto quello che volevano», scrive dal canto suo la Süddeutsche Zeitung». Ma per il giornale tedesco, l’arrivo del miliardario zurighese significa che per la Svizzera arriveranno tempi difficili, durante i quali aumenteranno le differenze sociali.

Lo slittamento a destra del governo è messo in rilievo da parecchi giornali, tra i quali la «Frankfurter Rundschau», che si domandano se Blocher saprà adattarsi alle sue nuove vesti di Consigliere federale.

Altri temi sono la vicinanza dei due nuovi ministri, Blocher e Merz, agli ambienti economici e alla piazza finanziaria zurighese, e il probabile irrigidimento dei rapporti con l’Unione europea. Il corrispondente del giornale inglese The Guardian sottolinea come la Svizzera di Christoph Blocher rimarrà sempre più in disparte, «una piccola isola nel cuore dell’Europa».

Anche il quotidiano economico «Il Sole 24 ore» ritiene che «con il nuovo governo è legittimo attendersi che Berna assuma delle posizioni più rigide sul segreto bancario e sui negoziati bilaterali con l’Unione europea». Si tratta di un’opinione condivisa dal Financial Times che mette in prima pagina la foto di un sorridente Blocher.

swissinfo e agenzie

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