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“Voleva uccidere il più possibile”

L'autore della strage nella redazione della Capital Gazette in Maryland era giunto sul posto intenzionato "ad uccidere il maggior numero di persone possibile". 

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Le vittime sono cinque, fra cui quattro giornalisti. Il presunto autore aveva alle spalle una lunga controversia col quotidiano, che aveva denunciato per diffamazione dopo un articolo che riportava la sua condanna per aver molestato una donna online nel 2011. Una causa persa, come riporta la Cbs. L’account Twitter corrispondente alle sue generalità riporta tweet contro il giornale diversi mesi dopo la condanna.

È primo pomeriggio quando nella redazione del giornale si scatena la paura e già al primo allarme la mente corre al gennaio del 2015 e alla strage di Charlie Hebdo a Parigi. Sebbene la Capital Gazette sia tutt’altro tipo di pubblicazione: è uno dei più antichi giornali d’America.

Acquistato quattro anni fa dal Baltimore Sun, copre storicamente la zona di Annapolis, la capitale del Maryland, con una tiratura stimata nel 2013 a 30mila copie. Il più classico dei giornali locali insomma, che si occupa di cronaca ed eventi della zona. Nessuna polemica particolare o vicenda controversa da rilevare.

Il killer resta in prigione

Intanto il killer, il 38enne Jarrod W. Ramos, resta in prigione e gli è stata negata la possibilità di cauzione. Lo ha stabilito il giudice dopo che Ramos è comparso via videolink in tribunale ad Annapolis.

Stando agli ultimi dettagli forniti dalla Polizia, elementi raccolti nell’abitazione dell’autore della sparatoria alla Capital Gazette mostrano che la strage era “pianificata”. Emerge inoltre che durante l’assalto alla redazione Ramos aveva bloccato l’uscita di servizio dell’edificio per assicurarsi che le persone all’interno non potessero fuggire.

Tutti al lavoro in redazione

“Oggi siamo senza parole”. È bianca la pagina dei commenti della Capital Gazette oggi, il giornale di Annapolis, in Maryland, teatro della strage. È il tributo dei giornalisti per i colleghi morti. Pur nel dolore e nello sgomento, i reporter non intendono cedere alla violenza, così il giornale è andato regolarmente in stampa, “cucinato” nel parcheggio della sede presa d’assalto, e uscito con la prima pagina interamente dedicata alla strage.

America sotto choc

“Questo attacco ha scioccato la coscienza della nostra nazione e ha riempito i nostri cuori di dolore”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca commentando per la prima volta di persona la strage nella redazione della Capital Gazette. “I giornalisti, come tutti gli americani, dovrebbero essere liberi dalla paura di essere violentemente attaccati mentre fanno il loro lavoro”, ha aggiunto.

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