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Negozi di giocattoli battuti dall’online

Il colosso statunitense dei giocattoli Toys R US deposita negli USA la documentazione per la bancarotta assistita. L’ultima vittima del boom delle vendite online conta nel mondo 1600 negozi, 10 in Svizzera.

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Le filiali nella Svizzera tedesca e francese non sono interessate dalla riorganizzazione varata oltreoceano, ha precisato un portavoce della società elvetica.

Con la procedura avviata negli Stati Uniti e in Canada –il Chapter 11Collegamento esterno– Toys R US punta a ristrutturare 400 milioni di dollari di debito in scadenza il prossimo anno.

Nei primi quattro mesi del 2017, la catena ha registrato una perdita netta di 164 milioni.

La crisi del commercio al dettaglio

Le difficoltà della maggiore catena di giocattoli americana sono l’ultimo segnale, in ordine di tempo, della crisi del settore della vendita al dettaglio, che risente dell’ascesa di Amazon e di altre piattaforme Internet concorrenti.

L’ipotesi di una bancarotta di Toys R US aleggiava da giorni e aveva spinto le agenzie di rating come Standard & Poor’s e Fitch a tagliare la loro valutazione sulla società, riflettendo le attese del mercato.

La società, precisa un comunicato, punta a ricostituire una struttura sana che possa distribuire giochi in tutto il mondo.

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