Vasto fronte incendi in Lombardia e Piemonte
Si allarga nel nord Italia il fronte degli incendi. Mentre in Lombardia proseguono le operazioni per lo spegnimento di un vasto rogo nel Parco regionale Campo dei Fiori, le autorità del Piemonte hanno chiesto lo stato d’emergenza: da inizio settimana, le fiamme nei boschi tra la Francia e Torino hanno distrutto duemila ettari di terreno.
Sabato pomeriggio sono stati "potenziati uomini e mezzi" per fermare definitivamente gli incendi e bonificare l’area di Campo dei Fiori, nel Varesotto.
I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte precedente ma le fiamme, alimentate da forti raffiche di vento e favorite dalla siccità, si sono avvicinate all’abitato. Una quindicina di persone sono state sfollate in via precauzionale.
Elicotteri e due canadair hanno scaricato dall’alto acqua prelevata dal vicino lago di Varese. Un forte odore di fumo è avvertito anche nei quartieri di periferia e nei comuni vicini al capoluogo.
In tutto, rende noto la Protezione civile, sono cinque gli incendi in corso dalle prime ore di sabato in Lombardia. Oltre a quello più esteso, nel Varesotto, le fiamme interessano i comuni di Tavernerio (Como), Forcola (Sondrio), Tremosine (Brescia) e Varzi (Pavia).
A Torino "aria irrespirabile"
Mentre le autorità piemontesi chiedono lo stato d’emergenza, i boschi continuano a bruciare in diverse vallate tra la Francia e Torino, dove la concentrazione di polveri sottili ha superato fino a 7 volte la soglia massima consentita.
La situazione è critica e stando agli esperti soltanto la pioggia, che però non è prevista per almeno un’altra settimana, potrà portare a un miglioramento.
Non tutta colpa di vento e siccità
C’è anche la mano dell’uomo, dietro ai roghi in Piemonte. Nei boschi della Valsangone, i vigili del fuoco hanno trovato tracce inequivocabili di inneschi di incendi.
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