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Ticino-Malpensa: a grandi passi verso il futuro

Ticino-Malpensa: il collegamento ferroviario sarà una realtà nel 2011 swissinfo.ch

Entro il 2011 l'aeroporto intercontinentale di Malpensa potrà essere raggiunto in treno e in meno di un'ora partendo da Lugano. Nuove risorse finanziarie sono infatti in arrivo.

Il governo del Canton Ticino ha presentato giovedì a Bellinzona la richiesta di credito di 72 milioni di franchi per la costruzione del nuovo collegamento ferroviario, importante tassello della politica dei trasporti cantonale e nazionale.

Il nuovo collegamento Lugano (Chiasso-Como)-Mendrisio-Varese-Aeroporto di Malpensa (FMV) rappresenta, come aveva ribadito più volte anche l’ex patron delle Ferrovie federali svizzere (FFS) Benedikt Weibel, la porta di accesso verso Sud. Non solo per il Ticino, ma per tutta la Svizzera e non solo quella dei vacanzieri.

Migliorando le vie di comunicazione in una regione attualmente inaccessibile attraverso il trasporto pubblico, si rafforzano indubbiamente le condizioni quadro per migliorare la competitività e l’accessibilità del Ticino nel contesto transfrontaliero. Ma si contribuisce anche al risanamento dell’aria in un’area (Mendrisiotto e Luganese) particolarmente provata dall’inquinamento atmosferico.

“Ogni giorno in Ticino – spiega il ministro dei trasporti e dell’ambiente Marco Borradori – entrano poco più di 38 mila frontalieri che incidono inevitabilmente sul flusso di traffico della regione e, di conseguenza, anche sul carico ambientale. Migliorando la mobilità ci sono solo vantaggi: non si ostacola lo sviluppo economico e si tutela l’ambiente”.

Un collegamento strategico

La realizzazione del collegamento Lugano-Malpensa, che rientra nel sistema ferroviario regionale Ticino-Lombardia (TILO), non costituisce solo il passo conclusivo di una collaborazione transfrontaliera decennale, ma rientra in una strategia globale di miglioramento della mobilità che interessa, appunto, tutta la Svizzera.

L’opera, del resto, è finanziata dal Cantone e dalla Confederazione, che ha già garantito la sua partecipazione attraverso il decreto sul Fondo infrastrutturale per il traffico d’agglomerato e la rete delle strade nazionali. Il Parlamento, tra l’altro, durante la scorsa sessione autunnale ha deciso di stanziare 67 milioni di franchi – ossia una cifra pari alla metà dei costi di costruzione (134 milioni) – per il completamento dell’ultima tratta ferroviaria della Stabio-Arcisate.

Questo risultato è stato raggiunto anche grazie all’intenso lavoro congiunto portato avanti con determinazione da tre cantoni: Ticino, Zurigo e Ginevra. Nel quadro di un’alleanza battezzata “Triangle”, questi tre cantoni hanno unito con successo le forze per ottenere i fondi necessari per il finanziamento di tre opere – una per cantone – ritenute strategiche anche da parte delle FFS.

“Contiamo di mantenere viva questa alleanza – dice a swissinfo Marco Borradori – perché se è vero che sono stati compiuti passi avanti, i progetti non sono ancora conclusi. Dal profilo politico è dunque importante mantenere alta la vigilanza”.

Da parte italiana, intanto, le procedure avanzano. La progettazione definitiva, come spiegato nel messaggio al parlamento cantonale, è in fase di completamento e sarà ultimata entro questo mese. Il progetto dovrà poi passare al vaglio del Comitato interministeriale per la programmazione economica al fine di ottenere l’approvazione e lo stanziamento del credito di realizzazione.

Le prossime tappe

Per rispettare i tempi dell’avvio della fase realizzativa fissati dalla Legge sul Fondo infrastrutturale, il Gran Consiglio ticinese – e la decisione spetterà al nuovao parlamento che scaturirà dalle prossime elezioni cantonali il primo di aprile – dovrà esprimersi sul credito di 72 milioni di franchi nel corso del 2007. Credito corrispondente al 50% dell’investimento su territorio svizzero.

La domanda per l’approvazione dei piani di realizzazione dovrà essere inoltrata al DATEC (Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione) entro il 30 giugno 2007, al fine di garantire il rispetto della clausola di inizio dei lavori entro la fine del 2008. L’obiettivo finale, lo ricordiamo, è la messa in esercizio della nuova linea nel 2011.

swissinfo, Françoise Gehring, Bellinzona

I collegamenti veloci con l’aeroporto internazionale di Malpensa restano tra le priorità tanto della Regione Lombardia quanto della Svizzera italiana. La linea Lugano-Mendrisio-Varese/Malpensa (con il raccordo di Stabio Arcisate) rappresenta infatti un punto nodale nel sistema di trasporto integrato.

Questo collegamento, di importanza strategica per tutta la Svizzera, permetterà di collegare direttamente l’asse del San Gottardo all’aeroporto intercontinentale di Malpensa e, attraverso la linea Varese-Gallarate, con la direttrice del Sempione.

L’aeroporto di Malpensa, oltre a rappresentare un importante accesso sul mondo per il Ticino, è considerato dagli operatori economici italiani un patrimonio per l’intero Sistema Italia.

I costi della sua mancata valorizzazione – a causa soprattutto di inadeguate scelte aziendali e di gravi ritardi nella realizzazione di opere indispensabili per farne il perno su cui ruoti la rete dei trasporti di un’area considerata uno dei motori d’Europa – incidono pesantemente sul pieno sviluppo di una parte significativa dell’Italia.

Nello sforzo di analizzare in profondità i temi legati a questa fase di vita dello scalo, le Camere di Commercio di Milano, Novara e Varese organizzano a Milano un convegno, in caldedario lunedì 19 marzo.

Secondo una ricerca svolta poco più di due anni fa, il giro d’affari stimato delle attività commerciali legate a Malpensa supera gli 580 milioni di euro (circa 920 milioni di franchi).

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