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Tesla: Musk confessa stress da iperlavoro. Titolo crolla

Il CEO di Tesla Elon Musk. KEYSTONE/AP/RICHARD DREW sda-ats

(Keystone-ATS) Per due decenni Elon Musk è stato uno degli imprenditori della Silicon Valley più ambiziosi e impertinenti, uno spavaldo pioniere dell’hi-tech incurante delle critiche.

Ma ora, a 47 anni, confessa in una intervista al New York Times di essere “esaurito” da un superlavoro che lo porta a trascurare famiglia e amici, costringendolo ad assumere sonniferi per dormire.

E forse a fare qualche passo falso, come sembrano suggerire le due inchieste della Commissione americana per i Titoli e gli Scambi (Sec): l’ultima sul controverso tweet del 7 agosto per il delisting della società, quella precedente – svelata oggi dal Wsj – per accertare se la società ha fuorviato gli investitori sui problemi di produzione della sua auto elettrica Model 3, di cui nel secondo semestre 2017 sono state realizzati solo 2700 esemplari, contro i 200 mila previsti. Dopo l’intervista, il titolo Tesla è crollato in Borsa, perdendo circa il 9%, pari a 5,5 miliardi di dollari.

Dal 2011, racconta Musk al Nyt con voce strozzata, si è fermato solo una settimana, ricoverato a letto con la malaria, mentre recentemente ha lavorato 120 ore a settimana e tutte le 24 ore del suo ultimo compleanno, rischiando di mancare anche alle nozze di suo fratello. E se “il peggio è passato da un punto di vista operativo alla Tesla, dal punto di vista della sofferenza personale il peggio deve ancora arrivare”, prosegue. “Quest’anno è stato il più difficile e doloroso della mia carriera. È stato atroce”, sottolinea, riferendo di avere amici “che sono davvero preoccupati” per il suo stato di salute.

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