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Tavecchio e la bufera delle banane

Carlo Tavecchio Keystone

Gaffe o frase razzista? È polemica sulle parole del candidato principale alla FIGC

di Gino Ceschina

A scapito della denominazione dell’organo dirigente, Federazione italiana gioco calcio, in Italia il calcio un gioco non lo è stato mai. È sempre stato qualcosa di molto serio. Il che è anche comprensibile visti gli interessi legati alla palla a spicchi. Di fatto però in questi giorni le vicende della presidenza della Federazione stanno facendo discutere con sempre maggior enfasi, ed ora con la “discesa in campo” della FIFA la questione sta assumendo anche dimensioni internazionali.

Riassumiamo. 24 giugno: l’Italia viene sconfitta dall’Uruguay ed esce con onta dai mondiali. Scandalo nazionale. Il commissario tecnico Cesare Prandelli e il presidente della FIGC Giancarlo Abete si dimettono. Al di là dl fallimento mondiale, si dice, tutto il movimento è da ripensare; la serie A da anni non è più un campionato di punta a livello europeo, c’è scarsità di talenti, insomma, c’è voglia di rinnovamento.

Tavecchio si candida

All’inizio di luglio inizia a farsi strada la candidatura di Carlo Tavecchio, 71 anni, presidente della Lega Nazionale dilettanti dal 1999 e vice dello stesso Abete. La candidatura raccoglie quasi subito ampi consensi, in particolare dalle leghe cosiddette minori (Dilettanti e Lega Pro).

In alternativa si mette a disposizione Demetrio Albertini, 1971, ex stella del Milan e transfuga della Federcalcio cui imputa l'”impossibilità di arrivare a riforme”.

Schieramenti

Con Albertini si schierano L’associazione calciatori e quella degli allenatori, ma è troppo poco: Tavecchio sembra lanciatissimo, in suo favore si dichiarano infatti anche tutte le società di B e la maggior parte di quelle della serie A, con l’eccezione di Juventus e Roma che non lo ritengono idoneo.

“Opti Pobà”

Fino a venerdì 25 luglio, quando nel corso dell’assemblea straordinaria della Lega nazionale dilettanti il candidato si produce in una gaffe decisamente infelice. Parlando dell’eccessivo numero dei giocatori stranieri, in particolare nelle rappresentative giovanili dei grandi club ha infatti dichiarato “L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che ‘Opti Poba’ è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio e va bene cosi’.

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Dichiarazione Tavecchio

Frase razzista? Semplice gaffe? Tavecchio si è subito scusato, ma le polemiche, in particolare sul web, sono divampate, e l’esclation delle dichiarazioni, a sostegno e contro a portato anche alla pesa di posizione della FIFA ch ha chiesto alla FIGC di indagare e riferire sulle parole del suo probabile futuro Presidente, e del presidente della Commissione per lo sport dell’unione Europea, Dennis Abbott, che ha precisato come il razzismo non debba trovare posto nel calcio.

Di fatto, finora, la gaffe è costata a Tavecchio “solo” il sostegno di Fiorentina e Sampdoria, che dopo la “buccia di banana” hanno ritirato il loro sostegno alla sua candidatura, al pari di Roma e Juventus che non l’avevano mai concesso.

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Giuseppe Marotta, A.D. Juventus

Sostegno confermato invece dal resto della nomenklatura della Serie A

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Adriano Galliani, A.D. Milan
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Enrico Preziosi, presidente Genoa

All’elezione però, mancano ancora due settimane. Si svolgerà l’11 agosto. La palla -per usare un trito luogo comune calcistico- è nel campo degli avversari.

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Tommasi su Tavecchio
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Demterio Alberini, il contendente

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