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Tariffe roaming: uno spettro per gli svizzeri in vacanza

Attenti alle sorprese: telefonare dall'estero è ricco di insidie. Ex-press

Gli svizzeri all'estero sono come dei marziani. Pagano prezzi esorbitanti per una telefonata, come se provenissero da un altro pianeta. Il governo elvetico non intende tuttavia intervenire per ridurre le tariffe del roaming internazionale. Intanto, però, il malumore tra i consumatori cresce.

«Le tariffe elvetiche di telefonia mobile all’estero sono una sfacciataggine che non possiamo più tollerare a lungo». Ad affermarlo è il membro della direzione della rivista svizzero tedesca dei consumatori K-Tipp Peter Salvisberg. Infatti, all’estero gli svizzeri pagano molto di più per telefonare di quanto facciano i cittadini dei 27 paesi dell’Unione europea.

La differenza s’ingigantisce

Dal 1° luglio 2011, questo divario diventerà ancora maggiore. Difatti, l’Ue introdurrà una tariffa unitaria per tutti gli Stati membri. Una chiamata dall’estero non costerà più di 35 centesimi di Euro (circa 42 centesimi di franco) al minuto e un sms meno di 11 centesimi di Euro (circa 13 centesimi di franco) . Per il turista svizzero, invece, una telefonata dalla Grecia potrebbe costare fino a 2 franchi al minuto, un prezzo quattro volte maggiore di quello pagato dal vicino di asciugamano italiano, tedesco o francese.

Ma telefonare è solo una delle tante possibilità che offre oggi il cellulare. Gli smartphone permettono, tra le altre cose, di connettersi ovunque a internet per controllare le e-mail, orientarsi in città, leggere il giornale o attualizzare il proprio profilo facebook. Chi si lascia prendere la mano all’estero rischia tuttavia di trovare una fattura salatissima al rientro dalle vacanze. I costi di questo servizio sono infatti esorbitanti e le differenze di prezzo tra operatori svizzeri ed esteri abissali.

«Vodafone Italia offre una tariffa giornaliera di 2 euro per la trasmissione di 50 megabyte (MB). La Deutsche Telekom per circa 15 euro a settimana dà la possibilità di navigare senza limitazione all’estero. Swisscom, il maggiore operatore di telefonia elvetico, accolla invece 7 franchi (circa 6 euro) ogni 10 MB di dati trasmessi», spiega a swissinfo.ch Ralf Beyeler, esperto di telecomunicazioni presso comparis.ch, società svizzera che offre un servizio di confronto dei costi in internet.

Un tema rimandato alle calende greche

Se l’Ue ha iniziato quattro anni fa la sua lotta per abbassare le tariffe del cosiddetto roaming internazionale, ossia l’utilizzo di una rete di telefonia mobile diversa da quella del proprio operatore, la Confederazione per il momento non intende invece imporre una riduzione dei costi. «Il governo elvetico ha deciso di non inserire questo argomento nel pacchetto degli accordi bilaterali III poiché il dossier è già troppo carico. Per il momento, il Consiglio federale non intende nemmeno mettere in agenda questo tema», spiega a swissinfo.ch Roberto Rivola, responsabile della comunicazione presso l’Ufficio federale delle comunicazioni.

Un accordo bilaterale permetterebbe però agli operatori elvetici di fissare una tariffa unitaria con i 27 Stati membri dell’Ue. Questa soluzione eviterebbe alle società elvetiche attive nel settore delle telecomunicazioni di trovare un’intesa con ogni azienda estera, ciò che favorirebbe un calo delle tariffe. Invece, la Confederazione ha deciso di lasciare alle singole imprese il compito di diminuire i costi del roaming all’estero. Dal 1° luglio 2010 ha unicamente imposto loro di informare tramite sms i propri clienti sui prezzi delle chiamate, dei messaggi e della trasmissione di dati nel momento in cui oltrepassano il confine nazionale. Da luglio di quest’anno, Swisscom avviserà inoltre l’utente che ha raggiunto un limite di spesa fissato in precedenza e bloccherà automaticamente la navigazione nel web.

L’ordinanza federale, in cui si parla di una notifica “senza indugio sui costi massimi dei servizi di roaming internazionale”, non viene però presa sempre alla lettera dai fornitori di servizi di telecomunicazione mobile elvetici. «Di recente, mi trovavo all’estero con due amici abbonati ad operatori elvetici diversi: uno ha ricevuto il messaggio cinque minuti dopo aver superato il territorio nazionale, uno due ore dopo, il terzo dopo tre giorni», racconta Ralf Beyeler di comparis.ch, ricordando tuttavia che la normativa è comunque un primo passo nella direzione giusta.

Intenzionati ad andare fino in fondo

D’altro avviso è invece la rivista per i consumatori K-Tipp. Per questo motivo, il 15 giugno ha inoltrato una petizione firmata da 55’000 cittadini alla consigliera federale Doris Leuthard, capo del Dipartimento federale delle comunicazioni.

«Abbiamo raccolto queste firme in sole cinque settimane», sottolinea Peter Salvisberg del K-Tipp, «Ciò indica che le persone ne hanno abbastanza delle tariffe esorbitanti fissate dalle società elvetiche di telefonia. Chiediamo quindi alla Leuthard di intervenire presso Swisscom, di cui la Confederazione è azionista di maggioranza, affinché i costi di roaming all’estero vengano ridotti». Secondo Salvisberg in una situazione di libero mercato, tale calo obbligherebbe anche gli altri operatori svizzeri a diminuire i loro prezzi, rendendo perciò superfluo un accordo con Bruxelles.

«Norvegia, Liechtenstein e Islanda, paesi non membri dell’Ue, hanno adottato le tariffe europee. Perché la Svizzera non riesce a fare altrettanto? È una domanda che molti consumatori si fanno», sottolinea Salvisberg, che si augura di ottenere nelle prossime settimane una risposta soddisfacente da parte della ministra delle comunicazioni elvetica.

«Ne abbiamo abbastanza. Non permetteremo che questo tema venga dimenticato tra i dossier dei problemi irrisolti. Osserveremo con attenzione e, se fosse il caso, siamo pronti ad intraprendere tutti i passi necessari affinché i consumatori svizzeri non vengano ulteriormente defraudati», conclude Salvisberg.

Per non trovare una salatissima fattura del proprio operatore di telefonia mobile nella buca delle lettere al rientro dalla vacanze, è bene seguire qualche semplice consiglio.

Spegnete il cellulare durante le vacanze: all’estero si paga anche per la ricezione delle chiamate.

Disattivate la segreteria telefonica mobile (combox). Infatti, per i messaggi lasciati nel combox pagate tre volte: la prima per collegarvi a una rete straniera, la seconda per connettervi alla segreteria e la terza per ascoltare il messaggio.

Inviate messaggi, invece di chiamare oppure utilizzate un internet caffè da cui è possibile chiamare all’estero a prezzi modici.

Fatevi chiamare dalla Svizzera nella camera d’albergo.

Acquistate una carta prepagata straniera, se telefonate spesso.

Non navigate con il telefonino o soltanto tramite rete locale senza fili (WILAN).

(fonte: comparis.ch)

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