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Lo svizzero che realizza statue di Buddha in Thailandia

uomo seduto accanto a una statua
Nato a Basilea, Alfred Soland risiede in Thailandia dal novembre 2018. Alfred Soland

Dopo il cinema di Hollywood e il poker di Las Vegas, l'artista svizzero Alfred Soland si è stabilito in Thailandia, dove la sua presenza non è passata inosservata. Secondo i media locali, è il primo straniero a poter lavorare su una statua buddista.

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“Ho 60 anni, ma ho il corpo e la pelle di un trentacinquenne!”, ci dice Alfred SolandCollegamento esterno durante una conversazione via Skype. Noi non possiamo vederlo. La connessione ci consente soltanto di sentire la sua voce.

Una voce raggiante anche perché, racconta, nelle ultime settimane è stato contattato da diversi media thailandesi. È anche appena stato invitato dal governatore della provincia di Chiang Mai. “Non me lo aspettavo. Ha sentito parlare di me. Vorrebbe che traducessi in inglese una canzone thailandese e che adattassi la musica”.

un uomo con le mani congiunte sorride in direzione delle fotocamera
Alfred Soland con il governatore della provincia di Phitsanulok (alla sua sinistra). Alfred Soland

Se lo svizzero è così richiesto, è anche merito di un monaco buddista. Il religioso ha visto in lui “una persona molto speciale”, dice Alfred Soland.

Buddismo e ‘crisi di mezza età’

Nato a Basilea nel 1960, Alfred Soland coltiva sin da ragazzo la passione per la musica. “Suonavo il basso in un gruppo chiamato Sidi BrahimCollegamento esterno. Nel 1981 abbiamo ricevuto il premio come miglior band jazz-rock della Svizzera. Abbiamo suonato anche al Montreux Jazz Festival”, ricorda.

Dopo essersi staccato dal gruppo, nel 1982, inizia a viaggiare in Asia, in particolare in India, Malaysia e Indonesia. “Ho avuto il mio primo contatto con il buddismo”. Di ritorno in Svizzera, frequenta la scuola di arti applicate di Basilea, dove si specializza in scultura e pittura. Lavora anche come aiuto operatore, prima di lanciare la sua agenzia pubblicitaria.

A 32 anni, racconta, attraversa una sorta di ‘crisi di mezza età’. “Ho mollato tutto e mi sono trasferito a Los Angeles, dove sono stato ammesso alla scuola di musica Dick GroveCollegamento esterno“. In California ottiene un diploma di compositore e arrangiatore per orchestra. Poi il salto nel mondo del cinema.

“Volevo vedere il mondo prima di morire”
Alfred Soland, artista

Da Hollywood al poker di Las Vegas

A Hollywood, partecipa alla realizzazione di ‘BladeCollegamento esterno‘, film del 1998 basato sull’omonimo personaggio dei fumetti della Marvel Comics, interpretato dall’attore statunitense Wesley Snipes. Seguono altre collaborazioni, ma dopo sei anni lo svizzero decide nuovamente di cambiare strada. “Non ne potevo più del mondo oscuro di Hollywood. Così sono tornato all’arte”.

Alfred Soland realizza alcune opere su commissione, tra cui una scultura per il giubileo dell’Università di Santa Monica. Per alcuni mesi, vive sulla spiaggia di Venice Beach a Los Angeles. “Facevo sculture con legno e sassi che poi vendevo ai turisti”.

Dall’arte passa poi al gioco d’azzardo. Si trasferisce a Las Vegas dove riesce a sopravvivere come giocatore di poker professionista per cinque anni. Fino a quando un evento drammatico imprime una svolta alla sua vita.

“Avevo appena perso i miei genitori quando ho saputo della morte di un mio caro amico. Era il chitarrista della band. Questa perdita ha fatto scattare qualcosa in me: volevo vedere il mondo prima di morire”, ricorda.

Ringiovanito dalla meditazione

Nel novembre 2018, Alfred Soland approda in Thailandia. Lo svizzero s’innamora di una ragazza del posto e si sistema in una casetta sulle montagne nei pressi di PhitsanulokCollegamento esterno, città thailandese a circa 400 chilometri a nord di Bangkok. “Mi ha accompagnato in un tempio vicino a casa, il Wat KhaocheeCollegamento esterno, per una cerimonia buddista. Il monaco responsabile del tempio mi ha detto di vedere qualcosa di speciale in me, che ha a che fare con le vite precedenti”.

Il monaco gli chiede così di restaurare una vecchia statua di Buddha. Per rifare l’intonaco della raffigurazione sacra alta quattro metri, utilizzando la colla adeguata per decorarla con pietre e perline di cristalli, ci vuole la mano di un’artista. “Mi sono subito offerto volontario. Ci lavoro ogni giorno”, dice Alfred Soland.

alfred soland accanto a statue sacre
Alfred Soland al tempio buddista Wat Khaochee. Alfred Soland

A cambiargli la vita, spiega, è stata la meditazione. “Otto anni fa, in California, ho fatto in incidente in motocicletta. Avevo dolori quotidiani alla schiena e non potevo quasi più muovere la gamba sinistra. La meditazione mi ha permesso di ristabilirmi, sebbene all’inizio ho dovuto stringere i denti siccome non potevo stare seduto a lungo”. Il suo corpo, afferma, ha iniziato a trasformarsi, a ringiovanirsi. “È come un sogno. La gente non mi crede quando dico di avere quasi 60 anni”.

Il primo straniero a lavorare su una statua sacra

La sua presenza quotidiana al tempio non è passata inosservata. Diversi giornaliCollegamento esterno e canali televisiviCollegamento esterno thailandesi hanno voluto incontrare l’artista svizzero e ascoltare la sua storia. Anche perché il monaco del Wat Khaochee gli ha chiesto di realizzare una nuova statua di Buddha, alta 15 metri, che verrà collocata in cima alla montagna.

“I giornalisti erano esterrefatti. Mi hanno detto che nessuno straniero ha mai avuto il privilegio di realizzare un’opera del genere. I monaci hanno un severo controllo su tutto ciò che concerne la costruzione di statue di Buddha e templi”, spiega Alfred Soland. Il lavoro inizierà verso la fine dell’anno, quando avrà terminato il restauro dell’altra statua.

Di seguito il servizio televisivo di Phitsanulok Hotnews:

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In futuro, lo svizzero continuerà a dedicarsi al buddismo e alla meditazione, impegnandosi anche a favore dei meno fortunati. “Vorrei raccogliere dei fondi da destinare ai bambini poveri affinché possano andare a scuola”.

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