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“Per la Cina, la Svizzera è un campo di prova e una vetrina”

Zwei Männer im Anzug schütteln sich die Hände und schauen in die Kamera.
Ueli Maurer e Xi Jinping si erano già incontrati nel 2013: il presidente della Confederazione sarà accolto questa volta a Pechino per una visita di Stato di due giorni. Keystone / Alexander F. Yuan

Con la visita di questi giorni in Cina, Ueli Maurer compie uno dei viaggi più importanti del suo anno di presidenza della Confederazione. Anche per il presidente cinese Xi Jinping il secondo Belt and Road Forum per la cooperazione internazionale rappresenta l’evento diplomatico più importante dell’anno, rileva Ralph Pöhner, capo economista della HandelszeitungCollegamento esterno.

swissinfo.ch: Il presidente della Confederazione si trova questa settimana in Cina. Accompagnato da una delegazione economica e finanziaria, Ueli Maurer affronterà un fitto programma. Cosa c’è in gioco?

Ralph Pöhner: A livello diplomatico la Svizzera vuole mantenere buone relazioni con il suo terzo partner commerciale, in forte crescita economica, e futura potenza mondiale numero uno.

Il presidente della Confederazione Ueli Maurer si reca in Cina dal 22 al 30 aprile, accompagnato da una delegazione del mondo della finanza e dell’economia. Il 28 e 29 aprile è stato invitato dal presidente della Cina Xi Jinping per una visita di Stato. In quell’occasione, Svizzera e Cina firmeranno un memorandum d’intesa allo scopo di ampliare la cooperazione nell’ambito del commercio, degli investimenti e del finanziamento di progetti in Paesi terzi lungo le vie dell’iniziativa Belt and Road, si legge in un comunicatoCollegamento esterno del Consiglio federale.

Nella prima tappa del viaggio sono previsti incontri con rappresentanti delle autorità e del settore finanziario di Shanghai e di Pechino. Il 26 e 27 aprile, Ueli Maurer prenderà parte al secondo Forum Belt and Road per la cooperazione internazionale. La Svizzera parteciperà all’evento per la seconda volta.

Sul piano economico, la Svizzera coglie l’invito della Cina come un’opportunità per aprire nuovi mercati. Va notato che la presenza dell’economia svizzera in Cina è già notevole rispetto alle dimensioni del paese.

swissinfo.ch: La Svizzera parteciperà anche al secondo Belt and Road Forum in Cina, con circa 40 altri paesi.

R.P.: Dal punto di vista cinese, questo è probabilmente l’evento diplomatico più importante dell’anno. Se, come la Svizzera, siete invitati, vi recate a questo appuntamento con un’apposita delegazione.

swissinfo.ch: La nuova “Via della seta” sarà oggetto di un memorandum d’intesa, che Svizzera e Cina intendono firmare. Un segno che la Svizzera parteciperà a questo grande progetto?

R.P.: Una tale dichiarazione non significa necessariamente molto nel caso della Svizzera. Per un paese come l’Italia sono invece in gioco progetti concreti di infrastruttura, come l’ampliamento del porto di Trieste con prestiti provenienti dalla Cina. Nel quadro del suo piano strategico, la Cina vuole anche impiegare le proprie aziende per tali lavori di infrastruttura.

Ma a quali infrastrutture potrebbe contribuire la Svizzera nell’ambito dell’iniziativa Belt and Road? A parte questo, la Svizzera non ha comunque bisogno di capitali stranieri per i suoi progetti infrastrutturali.

swissinfo.ch: In che misura la Svizzera potrebbe partecipare alla nuova Via della seta?

R.P.: Posso immaginare che le banche svizzere vorrebbero partecipare al progetto come finanziatori. E che le compagnie di assicurazione svizzere vorrebbero coassicurare i grandi progetti della Via della Seta.

“Quando è stata l’ultima visita di Stato di un presidente della Confederazione negli Stati Uniti?”

swissinfo.ch: Al termine del suo soggiorno in Cina, Ueli Maurer è stato invitato da Xi Jinping per una visita di Stato di due giorni. Anche questa è una prassi usuale?

R. P.: È il segno di una relazione speciale. Xi era venuto in Svizzera per una visita di Stato nel 2017 e l’anno precedente l’allora presidente della Confederazione, Johann Schneider-Amman, si era recato a sua volta in Cina per lo stesso motivo. E anche i membri del governo svizzero vanno spesso in Cina.

Queste visite sono l’espressione del legame particolare tra i due paesi. Xi è quasi allo stesso livello degli Stati Uniti ed è una figura molto richiesta a livello diplomatico. Quando è stata l’ultima visita di Stato di un presidente della Confederazione negli Stati Uniti?

swissinfo.ch: Qual è l’importanza della Svizzera agli occhi della Cina?

R. P.: È soprattutto di natura economica: i cinesi ricercano tecnologie di punta, economie e forme di organizzazione moderne. In quest’ottica, la Svizzera ha molto da offrire, certamente più di altri paesi ricchi dell’Europa. Inoltre, la Svizzera è il primo e finora l’unico paese dell’Europa continentale ad aver concluso un accordo di libero scambio con Pechino.

C’è poi il fatto che la Svizzera non è membro dell’Ue. La Cina può quindi negoziare con la Svizzera senza dover tener conto di tutti i 28 Stati membri. E sulla scena internazionale, la Svizzera gode di una buona reputazione.

Per la Cina, la Svizzera è quindi un campo di prova e al contempo una vetrina. 

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Traduzione di Luigi Jorio e Armando Mombelli

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