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Studenti svizzeri forti in matematica, ma in lettura…

due ragazze sedute su una panchina leggono un libro
L'Ocse ha constatato dei passi indietro in lettura nella maggior parte dei 36 paesi membri dell'organizzazione. Keystone / Arno Balzarini

Bene in matematica, discreti in scienze e solo vicini alla sufficienza in lettura: è il risultato ottenuto dagli alunni svizzeri nello studio Pisa pubblicato martedì. Ma negli ultimi anni il livello è peggiorato.

L’analisiCollegamento esterno, pubblicata ogni tre anni dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), valuta le competenze in scienze, matematica e lettura degli allievi di 15 anni. Lo studio è diventato uno strumento di riferimento a livello mondiale ed è l’unica ricerca che permette dei paragoni tra sistemi scolastici.

All’indagine Pisa 2018 ha partecipato un campione di 600’000 quindicenni in rappresentanza di circa 32 milioni di giovani di 79 paesi. In Svizzera i partecipanti sono stati 5’822.

Nel rapporto 2018 sono state approfondite soprattutto le competenze in lettura.

Come già in passato, a brillare sono soprattutto gli allievi dei paesi asiatici e della Cina in particolare, che ottengono risultati ben al di sopra della media in tutte e tre le materie.

“In molti paesi asiatici l’istruzione è la priorità numero uno, gli insegnanti seguono una formazione di qualità e si investe negli istituti più in difficoltà”, spiega all’Agence France Presse Eric Charbonnier, specialista dell’Ocse. I maestri – prosegue Charbonnier – sono inoltre valorizzati in seno alla società e in un paese come la Corea del Sud, ad esempio, “i salari sono molto attraenti”.

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Per quanto concerne gli allievi svizzeri, il loro livello è decisamente superiore alla media dei 36 paesi dell’Ocse in matematica (515 a fronte di una media di 489 punti). Anche in scienze i 15enni elvetici non se la cavano poi così male: con 495 punti fanno meglio di molti loro coetanei. In lettura, invece, gli alunni svizzeri hanno qualche difficoltà. Il loro risultato (484) è di tre punti al di sotto della media Ocse.

+ il rapporto specifico sugli allievi svizzeriCollegamento esterno

Con 487 punti in matematica, 476 in lettura e 468 in scienze, gli studenti italiani si ‘classificano’ dal canto loro un po’ al di sotto della media Ocse in tutte e tre le discipline. 

Più in generale, in lettura sono stati constatati dei passi indietro nella maggior parte dei 36 paesi dell’Ocse. Rispetto al primo rilevamento effettuato nel 2000 – sottolinea l’organizzazione – si delinea un calo del piacere della lettura da parte dei quindicenni.

+ se volete effettuare il test di lettura utilizzato per lo studio Pisa cliccate quiCollegamento esterno

Il servizio della RSI:

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Nell’Ocse non si progredisce

Nel rapporto viene sottolineata anche una certa “delusione” per il fatto che malgrado un aumento del 15% delle spese per l’insegnamento primario e secondario nei paesi dell’Ocse, non vi sia stato “praticamente nessun miglioramento delle prestazioni” dal primo studio di 19 anni fa. “Solo sette dei 79 sistemi educativi analizzati mostrano miglioramenti significativi nella lettura, nella matematica e nelle scienze”, secondo il rapporto, e “solo uno di questi paesi, il Portogallo, è membro dell’OCSE”.

In Svizzera, dal 2012 il livello è peggiorato in tutte e tre le discipline. In scienze, ad esempio, vi è stato un calo di 20 punti.

Margini di miglioramento

L’associazione dei docenti LCH si è dichiarata soddisfatta dei risultati positivi, che mostrano una buona salute del sistema scolastico elvetico, si legge in una presa di posizioneCollegamento esterno.

I margini di miglioramento comunque esistono, sottolineano gli insegnanti. Oltre al sostegno agli alunni più “deboli”, bisognerebbe aumentare anche il supporto a quelli più dotati, in modo da accrescere ulteriormente il loro potenziale.

Il dato più preoccupante è considerato quello legato alla lettura. Circa un quarto degli allievi che hanno partecipato al test in Svizzera non ha raggiunto le competenze minime richieste. In questo settore è necessario un maggiore programma di sostegno per i ragazzi provenienti da ambiti difficili e per quelli di origine straniera.

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