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Storia del 1. aprile, una burla in se stessa

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Gli scherzi e le burle arrivano sempre puntuali. L'origine del pesce di aprile si è però persa nella notte dei tempi.

Gli scherzi legati al primo di aprile sono un rituale al quale al non sfugge. Ogni anno, alla stessa data, i giornali ci ripropongono delle burle, i bambini si divertono a ritagliare pesci e pesciolini di carta da attaccare sulle spalle dei sognatori. Il primo aprile è il giorno consacrato ai burloni, ai mattacchioni, il giorno dell’ilarità- per eccellenza.

Origine incerta

Riuscire ad identificare con certezza l’origine di questa particolare tradizione è però impresa quasi impossibile. Gli esperti, che si sono cimentati nell’identificazione del certificato di nascita del pesce d’aprile, hanno scoperto qualcosa come più meno 800 differenti ipotesi.

La maggioranza delle ipotesi storiche sul primo di aprile si fondano su un colpo di testa di Carlo IX. Nel 1564, il monarca francese avrebbe deciso modificare il calendario allora in vigore, facendo coincidere l’inizio dell’anno civile al 1 gennaio al posto del 1 aprile. I nostalgici avrebbero però continuato a celebrare l’inizio dell’anno al primo di aprile, instaurando l’uso degli scherzi e delle burle.

Scherzi del calendario

A credere però allo storico Jean-Daniel Morerod, professore all’università di Neuchâtel, questa spiegazione ripetuta incessantemente è, essa stessa, da classificare tra le bufale storiche del 1 aprile. “Se si studia il XVI secolo francese, si può costatare che l’anno non ha mai avuto inizio il 1 aprile. Secondo le diverse regioni della Francia, nel sedicesimo secolo si sono avuti inizi d’anno differenti a Natale, Pasqua, il 25 marzo o il 1. maggio, precisa Jean-Jean-Daniel Morerod. “

“Inoltre, in quella precisa epoca storica, la popolazione aveva già adottato l’abitudine di celebrare l’anno nuovo alla moda dei romani, ossia il 1 gennaio”, aggiunge lo storico.

E’ storicamente accertato che Carlo IX ha modificato il calendario allora in vigore per allinearlo alle pratiche in uso a quel tempo. Ma non è affatto responsabile dell’introduzione degli scherzi legati al 1 aprile.

Prodotto francese

D’altro canto, il termine dei pesci di aprile era già in uso da ben prima l’avvento del re di Francia. “La letteratura ne fa menzione già nel 1465 – afferma Jean-Jean-Daniel Morerod – il termine designava allora i mezzani, gli intermediari incaricati di favorire gli amori tra fidanzati.

Il pesce d’aprile sarebbe perciò un prodotto francese. il cui significato si è trasformato con il passare del tempo. Tuttavia, i tradizionali scherzi del 1 aprile, vengono ormai praticati al di là delle frontiere dell’esagono.

Per celebrare la giornata delle burle, gli scozzesi parlano “del cuculo di aprile”. Tedeschi ed anglosassoni associano invece la data del primo di aprile alla festa della follia, senza però associarla al tradizionale pesce.

Feste contagiose

Ma se gli scherzi del 1 aprile hanno prodotti degli emuli, la tradizione continua preservare gelosamente il mistero delle sue origini.

Rimane una certezza che sembra sfuggire ai bizantinismi degli esperti: anche i greci avevano le loro feste dedicate al divertimento ed al ridere. “Si chiamavano Hilaria” ed erano feste dell’ilarità, degli scherzi che si celebravano durante la prima settimana di aprile.

Delle feste tremendamente contagiose se si ammette che hanno superato attraversato lo spazio ed il tempo per giungere f ino ai nostri giorni.

Vanda Janka

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