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La Svizzera non è più un'isola cinematografica

Realtà virtuale e meraviglie naturali

Incontriamo, a margine del festival Starmus, un'associazione svizzera attiva nell'high-tech e un astronauta meravigliato dalla bellezza delle Alpi. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 giugno 2019 minuti
Marc-André Miserez & Zeno Zoccatelli, Zurigo

A Starmus, l'emozione è sul palco, l'innovazione in fondo alla sala. Qui, si può visitare l'interno della Stazione spaziale internazionale (ISS) grazie al casco per la realtà virtuale messo a disposizione dalla Swiss Society of Virtual, Augmented and Mixed Reality (SSVARLink esterno). 

La giovane società di Ginevra ha anche sviluppato per Starmus un'applicazione di realtà aumentata che permette, puntando il proprio smartphone sui manifesti del festival, di ottenere immediatamente moltissime informazioni sugli oratori presenti a Zurigo. 

Mercoledì, una parte degli astronauti si è recata a Zermatt, per andare a trovare gli studenti del progetto IGLUNALink esterno, i quali stanno testando, all'interno di un igloo nel ghiacciaio, le condizioni di vita in un ambiente ostile, in vista di una futura missione sulla Luna. Al Worden, che la Luna ha potuto vederla da vicino, si è detto sorpreso e meravigliato dalla bellezza delle Alpi svizzere.

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