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Il vaccino anti Covid-19 russo al vaglio dell’EMA

Provette di farmaco con etichette in cirillico su un vassoio di laboratorio fotografate da vicino
La Russia si è già detta pronta a fornire 50 milioni di dosi ai Paesi UE entro giugno. Keystone / Miguel Gutierrez

L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha avviato la valutazione del vaccino anti-Covid russo Sputnik V. Lo ha reso noto giovedì la stessa agenzia, precisando che a presentare domanda per l'UE è stata la filiale tedesca del gruppo farmaceutico russo R-Pharm. Mosca si è subito dichiarata pronta a fornire dosi per 50 milioni di persone entro giugno agli europei. La Commissione UE: "Al momento non ci sono colloqui in corso per integrare lo Sputnik nel portafogli vaccini".

La revisione -avviata in tempo reale in virtù dei risultati di studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti- continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per la domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio. L’Agenzia si dice non in grado di prevedere le tempistiche generali, ma “dovrebbe richiedere meno tempo del normale” grazie al lavoro svolto durante la revisione progressiva.

“Dopo l’approvazione da parte dell’Ema” di Sputnik V “saremo pronti a fornire vaccini per 50 milioni di europei a partire da giugno 2021”, ha intanto dichiarato il capo del Fondo russo per gli investimenti diretti (RDIF) Kirill Dmitriev, salutando l’inizio della procedura di esame. “Abbiamo fornito all’Ema tutti i dati necessari per un vaccino già approvato da oltre 40 Paesi”, aggiunge, citato in una nota del Fondo.

Bruxelles puntualizza

Mentre Dmitriev parla di dare “un contributo fondamentale nel salvare milioni di vite in tutta Europa”, evocando una collaborazione “al di sopra della politica” nella lotta alla pandemia, la Commissione UE precisa che al momento non è prevista l’integrazione del vaccino russo nel portafogli comunitario.

La strategia UE di approvvigionamento, ha puntualizzato giovedì un portavoce, “è condivisa da una task force della Commissione e dagli Stati membri”; qualora essa decidesse di estenderla allo Sputnik “lo comunicheremo”. E se anche l’Ema dovesse raccomandarne l’approvazione, ha sottolineato, “non c’è nessun obbligo da parte dell’UE di inserirlo nel portafoglio vaccini con un acquisto anticipato”.

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Nel servizio RSI, oltre alle novità sullo Sputnik, la notizia del blocco dell’esportazione di un lotto di vaccini AstraZeneca e di un fondo comune per la ricerca e lo sviluppo lanciato da Israele, Austria e Danimarca.

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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 04.03.2021)

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