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Come decritta la Svizzera lo scandalo Crypto-Leak?

Le macchine crittografiche esportate dalla Crypto SA, con sede nel cantone di Zugo, erano truccate in modo da poter spiare gli utilizzatori. Keystone / Rama/lizenz Cc-by-sa-2.0-fr

L'operazione Rubicon sconvolge la piccola Svizzera. Per fare chiarezza sulla vicenda di spionaggio su larga scala che coinvolge la società svizzera Crypto, la Confederazione potrebbe creare una Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI), la quinta della storia. Uno strumento utilizzato solo in casi gravi.

La vicenda Crypto scuote la Svizzera. La CIA e i servizi di intelligence tedeschi (BND) hanno utilizzato la società svizzera Crypto per spiare un centinaio di paesi. Le rivelazioni divulgate martedì 11 febbraio dalla televisione svizzera di lingua tedesca SRF, dalla televisione tedesca ZDF e dal Washington Post hanno portato alla luce una storia di spionaggio internazionale che passa attraverso la Confederazione.

Il giorno stesso della scottante notizia giornalistica, il governo elvetico ha annunciato di avere ordinato un’inchiesta. Due giorni dopo, la Delegazione delle commissioni di gestione del parlamento ha a sua volta deciso di indagare per scoprire ciò che sapevano le autorità svizzere all’epoca. La sinistra è tuttavia convinta che sia necessario andare oltre e creare una CPI, uno strumento utilizzato solo in casi eccezionali.

 L’Assemblea federale può decidere di istituire una CPI quando “occorra far luce su eventi di vasta portata”, indica la Legge sul parlamento (LParlCollegamento esterno).

La CPI ha il compito di indagare sui fatti e procurarsi altre basi di giudizio. È composta di un ugual numero di membri di ognuna delle due Camere federali, ossia del Consiglio nazionale (Camera del popolo) e del Consiglio degli Stati (Camera dei cantoni). I membri e la presidenza sono designati dai rispettivi Uffici delle due Camere, nel rispetto della forza numerica dei Gruppi parlamentari. La CPI dispone anche di una propria segreteria e i Servizi del parlamento mettono a sua disposizione il personale di cui necessita.

Il governo è rappresentato da uno dei suoi membri dinanzi alla CPI. Ha il diritto di essere presente all’audizione dei testimoni e delle persone informate sui fatti, come pure a porre loro ulteriori domande e consultare documenti, pareri e verbali commissionali.

Una CPI ha lo stesso diritto all’informazione delle delegazioni delle commissioni di vigilanza, incaricate dell’esame del corretto svolgimento degli affari pubblici. In particolare, può ascoltare testimoni, consultare verbali o, a seconda dei casi, fare capo a inquirenti per raccogliere le prove. Questi ultimi operano in conformità alle istruzioni della CPI.

Fino alla pubblicazione del rapporto CPI, tutti coloro che partecipano alle sedute e alle audizioni sono soggetti all’obbligo di mantenere il segreto. Le autorità federali e cantonali sono tenute a fornirle l’assistenza legale o amministrativa di cui ha bisogno.

Il tormentone dei Mirage

La prima è istituita nel 1964 per fare luce sulla vicenda MirageCollegamento esterno. È incarica di investigare su un superamento di credito di 576 milioni di franchi nell’acquisizione di cento aerei da combattimento francesi. Il rapporto porta prove schiaccianti: il Dipartimento militare è accusato di aver ingannato il governo, il parlamento e l’opinione pubblica. Il numero di velivoli Mirage acquistati sarà ridotto a 57.

Lo scandalo delle schedature

Nel 1989, una CPI è incaricata di indagare sulla vicenda che ha portato alle dimissioni Elisabeth Kopp, ministra di giustizia e polizia. Rivela l’esistenza di 900mila schede costituite illegalmente, che tracciano le attività più quotidiane di svizzeri e stranieri, principalmente di sinistra. Lo scopo ufficiale di queste schede informative è di proteggere la Svizzera dalle attività sovversive comuniste nel contesto della guerra fredda. Lo scandalo delle schedature solleva grandi proteste nella Confederazione.

Altri sviluppi

Un esercito segreto

La vicenda delle schedature porta all’istituzione di una terza CPI. Essa è incaricata delle indagini sul funzionamento del Dipartimento militare federale, responsabile dell’intelligence e della sicurezza. Nel 1990, scopre l’esistenza dell’organizzazione P-27, un servizio segreto particolare, distaccato dall’amministrazione e responsabile della raccolta di informazioni all’estero con tutti i mezzi, nonché del funzionamento di un esercito. segreto privo di base legale e senza alcun controllo politico, l’organizzazzione P-26.

Disastro della Cassa pensioni federale

L’ultima CPI è istituita nel 1995 a seguito delle disfunzioni della Cassa pensioni della Confederazione (CPC). Nel suo rapportoCollegamento esterno, la commissione conclude che “la responsabilità principale per la situazione in cui versa la CPC incombe” all’ex ministro delle finanze Otto Stich.

Nel corso degli anni sono state presentate altre richieste di istituire commissioni d’inchiesta, ma il parlamento le rifiutate. In particolare, sono state respinte le domande di una CPI per indagare sul grounding della compagnia aerea Swissair e di una per investigare sulle responsabilità del governo elvetico e dell’Autorità di sorveglianza dei mercati finanziari nella trasmissione di dati di clienti dell’UBS al fisco statunitense.

Il parlamento potrebbe già pronunciarsi in marzo sull’opportunità di una CPI sull’operazione Rubicon. Il Gruppo socialista ha sollecitato l’istituzione di una CPI tramite un’iniziativa parlamentare.

Interpellata in proposito martedì sera nel corso della trasmissione “Infrarouge” della Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS, la presidente della Confederazione e ministra di giustizia, Simonetta Sommaruga, ha sottolineato che la decisione compete al parlamento. Qualora le Camere decidessero di creare una CPI, “naturalmente, il Consiglio federale la sosterrebbe, come ha sempre fatto in casi analoghi”.

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(Traduzione dal francese: Sonia Fenazzi)

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